Tragedia Ponte Morandi, arrivano conferme sulla causa del disastro del 14 agosto del 2018. A fornire i nuovi aggiornamenti è Francesco Merloni, presidente dell’Anac. Nel mirino c’è la manutenzione ferma a una percentuale incredibile…

Manutenzione insufficiente. Ora è confermato. C’è un’enorme negligenza dietro la tragedia del Ponte Morandi del 14 agosto di due anni fa, quando parte della la struttura crollò all’improvviso causando 43 vittime. La notizia in fondo è sempre stata nell’area, ma adesso giunge anche la conferma ufficiale.

Tragedia Ponte Morandi, la causa del disastro
A fornirla è direttamente Francesco Merloni, presidente dell’Anac, intervenuto nel corso dell’audizione tenuta alla Commissione lavori pubblici del Senato sulle concessioni autostradali. “Il tasso di manutazione era intorno al 27% rispetto ai piani stabiliti dall’Aspi”, ha infatti riferito il dirigente.
Ovvero nemmeno la metà del necessario per una maxi struttura centrale per la città di Genova e sulla quale, quotidianamente, passavano centinaia di mezzi anche pesanti. “Gli interventi erano stati rinviati da tempo e il dato complessivo, alla fine, era anche insufficiente a dare garanzie di sicurezza dell’opera”, ha aggiunto il massimo riferimento dell’Autorità nazionale anticorruzione.
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Il Premier Giuseppe Conte, nel giorno della posa dell’ultima campata della nuova struttura nello scorso 26 aprile, rilasciò le seguenti dichiarazioni in onore della città e delle vittime: “Lo Stato non ha mai abbandonato Genova. Oggi noi suturiamo una ferita e ricongiungiamo una fondamentale arteria della comunicazione in questa città. Ma questa ferita non potrà mai essere completamente rimarginata perché ci sono 43 vittime e non dimentichiamo”.