Continua la delicata situazione coronavirus negli Usa, secondo la John Hopkins University sono quasi 130mila le morti. In arrivo nuove misure di sicurezza.
L’epidemia da Coronavirus è tutt’altro che sconfitta negli Usa. Infatti nel paese americano continuano a crescere i casi di positività, specialemente in alcuni stati come: Florida, Texas, Alaska, Arkansas, Georgia, South Carolina e Tennessee. Le misure adottate da Trump, infatti, non sono state efficaci, con il tycoon che ha pensato più all’economia del paese piuttosto che allo stato di salute.
Così adesso gli Usa sono in cerca di nuove soluzioni per combattere l’epidemia, che rischia di dilagare nel paese. Infatti i bollettini medici delle scorse giornate hanno fatto registrare dati preoccupanti. Infatti per quasi cinque giorni consecutivi, i nuovi contagi hanno superato le 50mila unità. Andiamo quindi a vedere le nuove misure prese dal governo statunitense e la lettera inviata direttamente all’Oms per combattere la crisi sanitaria.
Coronavirus, gli Usa mandano una lettera all’Oms: si cercano soluzioni

Così negli Usa continua a tenere banco la situazione Coronavirus. Infatti nella giornata di ieri sono stati registrati altri 39.379 nuovi casi in solamente 24 ore, con un minor numero di temponi rispetto alle giornate precedenti. Ad oggi il totale dei casi è di 2.876.143, a cui si vanno ad aggiungere ben 129.891 decessi.
Per intervenire a gamba tesa contro l’emergenza, il governo Trump ha deciso di inviare una lettera aperta all’Oms ed ai suoi 239 esperti. Infatti nella lettera gli Usa chiedono all’Oms di rivedere le raccomandazioni sul virus, specialmente per quanto riguarda la trasmissione aerea del virus.
Nelle prossime settimane, i ricercatori dell’Oms si pronunceranno sulla sezione scientifica del New York Times, per dare ulteriori delucidazioni sul virus. Secondo alcune indiscrezioni, a New York le mascherine saranno obbligatorie anche all’aria aperta a prescindere dal distanziamento sociale. Se venisse confermato che il virus può essere trasmesso anche per via aerea, si dovrebbero rivedere anche i sistemi di ventilazione in ospizi, case, scuole e negli uffici della pubblica amministrazione.
L.P.
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