La Sirenetta, statua diventata simbolo della città di Copenhagen è stata presa di mira dai vandali che hanno imbrattato la base con la scritta “pesce razzista”

La Sirenetta di Copenhagen statua che omaggia una delle fiabe più famose di Hans Christian Andersen diventata simbolo della città, ha subito l’attacco di alcuni vandali. La statua nei suoi 107 anni di vita è stata spesso oggetto di violenza. In ben due occasioni è stata addirittura decapitata e non si contano le volte in cui è stata ricoperta da graffiti. In questo caso alla base della famosa Sirenetta è comparsa la scritta “Racist fish” ovvero “pesce razzista“. La polizia danese ha immediatamente avviato delle indagini per risalire ai responsabili dell’atto vandalico. Una delle prime ipotesi che circola è che i vandali che hanno attaccato la Sirenetta di Copenhagen probabilmente stanno seguendo la scia della “caccia alle statue” aperta dai movimenti antirazzisti.
I vandali che hanno imbrattato la Sirenetta spinti da sentimenti antirazzisti

Sono infatti diverse le opere che in tutto il mondo, italia compresa, sono state deturpate in quanto dedicate a personaggi colonialisti o ritenuti razzisti. In realtà la Sirenetta non sembra poter rientrare in questa categoria di statue. L’unico episodio che potrebbe richiamare alla mente è forse la polemica nata l’anno scorso. Il tutto è scoppiato quando, per interpretare la Sirenetta Ariel al cinema era stata scelta un’attrice afroamericana, la bellissima Halle Bailey. Una polemica tanto accesa da costringere la stessa Disney a rilasciare una dichiarazione. In quel caso Disney ha dovuto chiarire che Ariel sarebbe potuta essere interpretata da un’attrice nera. Il motivo è semplicissimo in quanto anche una perfetta danese poteva essere di colore. In più il colosso dei cartoni animati ha aggiunto: “Spoiler alert, ricordate che il personaggio di Ariel è solo un’opera di una fiction“.