Nello stato regionale dell’Oromia, in Etiopia, almeno 50 persone sarebbero morte durante alcune violenti proteste per la morte del cantante Hachalu Hundessa

L’omicidio del cantante Hachalu Hundessa sta portando a gravissimi conseguenze in Etiopia. Proprio pochi minuti fa, nello stato regionale dell’Oromia, centinaia di persone hanno messo in scena alcune violenti proteste per quanto accaduto. Le canzoni di Hundessa erano diventate un vero e proprio inno, in quanto affrontavano temi di interesse sociale.
Come riportato da Getachew Balcha, un funzionario locale della BBC, almeno 50 persone sarebbero state uccise durante alcune proteste avvenute ad Oromia. Oltre a queste, molte altre sarebbero rimaste ferite a seguite di violentissimi scontri avvenuti in strada. Ci sarebbe stata una significativa distruzione di diverse proprietà, con vetrate spaccate e negozi incendiati.
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Etiopia, le violenti proteste continuano: “Non eravamo pronti”

Come riportato dal funzionario locale della BBC Getachew Balcha, l’Etiopia è in rivolta. L’omicidio del cantante Hachalu Hundessa, che da tempo si batteva per i diritti delle comunità locali, non è andato giù alla popolazione, che si è riversata in strada a protestare. “Nessuno era pronto a tutto questo casino” ha dichiarato il portavoce della BBC, che ha inoltre riferito che la polizia locale sta continuando a lavorare per mettere fine al più presto ai moti violenti di protesta.
Inoltre, anche un agente federale sarebbe stato ucciso durante i tentativi di placare gli animi nella regione di Oromia. Nelle prossime ore – così riferisce la BBC – la polizia invierà nuove forze armate sul posto, per cercare di fermare i tumulti.
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