Incidente Zanardi, arriva una nuova testimonianza dalla curva maledetta dove l’ex pilota si è scontrato contro un tir. Parla il ciclista Marcello Bartolozzi, presente sul posto al momento della tragedia.
Alex Zanardi, giunge una nuova testimonianza dal luogo dell’incidente. Dopo l’autista del camion e un videomaker che ha registrato le immagini, oggi è un ciclista partecipante alla corsa a pronunciarsi su quanto accaduto.
Si tratta di Marcello Bartolozzi, distante appena quattro metri dietro dal campione paralimpico in quegli attimi fatali. Sentito anche dagli inquirenti come testimone oculare particolarmente ravvicinato, l’uomo è stato intervistato dall’edizione odierna de La Repubblica.
Incidente Zanardi, il racconto dell’amico ciclista
“Andavamo a quaranta chilometri all’ora. Su una strada in leggera discesa è una velocità normalissima”, premette l’atleta. Nessuna velocità sopraelevata, nessuna mossa avventata. Motivi che rendono ancor più complicato capire cosa sia successo davvero, considerando nel frattempo le conferme a proposito di una mancata responsabilità da parte del mezzo pesante.
“Non ho ancora capito”, è la risposta di Bartolozzi quando gli si chiede come Zanardi abbia fatto a sbandare. Non gli resta che pensare a un’unica possibilità: “Prima di quella dannata curva a destra, Alex si trovava vicino alla linea di mezzeria della strada. Vedendo il camion arrivare forse si è impaurito. L’ho visto sterzare a destra per cercare di allontanarsi dalla mezzeria e riportarsi al centro della nostra corsia”.
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Ed è stato lì che si è innescato il triste destino. Perché il mezzo di Zanardi si è sbilanciato e il 53enne ha cercato di non perdere l’equilibrio: “La ruota sinistra della sua handbike si è sollevata da terra. A quel punto, per recuperare l’assetto ed evitare di ribaltarsi, ha dato una controsterzata a sinistra. È una mossa da pilota, quale lui è. Da lì in avanti, però, non è più riuscito a controllare il mezzo ed è caduto, urtando sulla fiancata del tir”.
Per l’amico e collega di Zanardi possono essere solo due i motivi dell’incidente: “Forse si è spaventato per l’arrivo del camion. Può essere una spiegazione. Ma è anche vero che è un fuoriclasse, famoso proprio per come riesce a controllare le traiettorie in curva. Se non è stato lo spavento, allora la handbike ha avuto un cedimento strutturale. Non vedo altre cause plausibili”.