Bibbiano, chiusa dopo diversi mesi l’inchiesta per i presunti affid illeciti: le richieste della Procura prevedono diversi rinvii a giudizio
A Bibbiano chiusa dopo diversi mesi l’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ per i presunti affidi illeciti. Adesso la Procura di Reggio Emilia, con il pm Valentina Salvi, ha chiesto il rinvio a giudizio per 24 persone coinvolte a vario titolo nelle vicende della Val d’Enza. Il prossimo capitolo sarà scritto il 30 ottobre con l’udienza preliminare.
In tutto ci sono 48 parti offese e ben 155 testimoni citati dall’accusa. Tra le prime anche il ministero della Giustizia, la Regione Emilia-Romagna, l’Unione dei Comuni Val d’Enza, i Comuni di Gattatico e Montecchio. Nell’elenco dei possibili rinvii a giudizio invece figura anche il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti. E con lui Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali dell’Unione comunale, la psicoterapeuta Nadia Bolognini e il marito Claudio Foti, della onlus torinese Hansel & Gretel,
Chiusa indagine #Bibbiano: procura Reggio Emilia chiede 24 rinvii a giudizio. Hanno provato in ogni modo a minimizzare la vicenda, arrivando a spacciarla per un “raffreddore”, ma la giustizia sta facendo luce su questa terribile storia. Continueremo a tenere accesi i riflettori pic.twitter.com/2lZxmteK4P
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) June 23, 2020
L’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ a maggio dello scorso anno aveva prodotto una serie di misure cautelari e molto clamore. L’ipotesi alla base delle accuse è quella di affari illeciti sugli affidi dei minori, che erano allontanati ingiustamente dai genitori. Alla base ci sarebbero perizie falsificate e finti abusi, disegni manipolati ad hoc per fini sessuali. Inltre diverse di psicoterapia che servivano solo per convicere i minori che quella era la soluzione migliore.
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Bibbiano, diversi i reati ipotizzati ma gli accusati daranno battaglia in tribunale
In mezzo ai vari reati ipotizzati ci sono quindi abuso d’ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, ma anche peculato d’uso e falsa perizia. Inoltre frode processuale, depistaggio, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. E tra i testimoni citati, accanto agli investigatori dei carabinieri che hanno seguito l’indagine c’è anche il giornalista e scrittore Pablo Trincia che ha seguito da vicino la vicenda.
Diversi i capi d’imputazione nei confronti di Claudio Foti, che sarebbe ritenuto una delle menti alla base della vicenda. Accabto al concorso in abuso d’ufficio anche la frode processuale e le lesioni personali gravissime. Invece Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano risulta indagato per abuso di ufficio e falsità ideologica.
Pesanti anche le accuse alla Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali della Val d’Enza. Avrebbe minacciato i genitori di uno dei bambini per convincerli a far effettuare un percorso di psicoterapia specialistica con il dottor Foti. La sua avvocatessa però preannuncia battaglia: “Così potrà esercitare appieno il suo diritto di difesa. Questo avverrà finalmente davanti ad un Giudice in Tribunale e non in piazza o sul web, come purtroppo è accaduto sino ad ora”.