Coronavirus, arriva l’app per diagnosticarlo dalla voce: come funziona. Italia e Israele stanno collaborando per mettere a punto un sistema innovativo di rilevamento del Covid
Italia e Israele hanno iniziato a collaborare a un modo nuovo e più rapido per diagnosticare il coronavirus attraverso la tecnologia di analisi della voce.
A capo del progetto ci sono l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Accademia di Ingegneria Afeka di Tel Aviv, insieme al Policlinico Gemelli di Roma e al Rabin Medical Center della capitale israeliana.
Lo schema iniziale del progetto è stato concordato martedì tra l’ambasciatore italiano in Israele Gianluigi Benedetti e il presidente dell’Afeka College Prof. Ami Moyal. Lo scopo del progetto è sviluppare strumenti per aiutare la lotta internazionale contro il coronavirus durante il periodo intermedio tra la prima e la seconda ondata della pandemia.
“La collaborazione tra questi due centri di eccellenza è uno dei numerosi risultati fruttuosi degli intensi contatti a lungo termine tra le comunità scientifiche italiane e israeliane, ulteriormente rafforzati sin dal primo stadio della malattia“, ha affermato Benedetti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Estate 2020, arriva l’app per organizzare viaggi in Europa: di cosa si tratta
Coronavirus, arriva l’app per diagnosticarlo dalla voce: come funziona

Nuovi strumenti tecnologici, che consentono il rilevamento pre-diagnostico di potenziali portatori di Covid-19 attraverso l’analisi della voce, del parlato e della tosse dei pazienti saranno sottoposti a studi clinici che condividono lo stesso protocollo.
“Il risultato atteso della collaborazione dovrebbe fornirci strumenti per affrontare i futuri focolai di corona e altri virus”, ha affermato Moyal.
A Tel Aviv, il Rabin Medical Center ospiterà le prove dalla parte di Israele, mentre l’Ospedale Gemelli terrà le prove a Roma dalla parte italiana.
“Non vediamo l’ora di una proficua collaborazione tra i nostri istituti e i nostri paesi, nello sviluppo di strumenti basati sulla tecnologia che aiuteranno i nostri cittadini, paesi e umanità nella lotta contro il coronavirus e che insieme salveranno vite umane“, ha concluso Moyal.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, direttore di Lancet avverte: “Il vaccino potrebbe non bastare”