Bari, carabinieri corrotti dai clan mafiosi: pilotavano le indagini. Due ufficiali della stazione di Giovinazzo sono stati arrestati per aver aiutato il clan Di Cosola

Arriva da Bari la notizia dell’arresto di due poliziotti per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo le indagini avrebbero ricevuto soldi in cambio di favori sulle indagini che riguardavano il clan mafioso Di Cosola nel capoluogo pugliese. Indirizzavano l’attività delle forze dell’ordine, pilotando, ritardando e fornendo copie dei verbali dei collaboratori di giustizia. Per questo la Dda di Bari ha fermato i due carabinieri della stazione di Giovinazzo.
Oltre all’associazione mafiosa gli viene contestato anche il reato di corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio.
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Bari, carabinieri corrotti dai clan mafiosi: pilotavano le indagini

Il pm responsabile dell’indagine, Federico Perrone Capano, ha riscontrato come i due carabinieri abbiano più volte manifestato atti corruttivi in denaro o altri servizi per ritardare atti del proprio ufficio o per compiere dei ritardi nell’attività investigativa, al fine di agevolare gli appartenenti al clan mafioso Di Cosola.
Nello stesso tempo anche il pregiudicato coinvolto nell’inchiesta è stato accusato di aver favorito il processo tramite un commerciante. I carabinieri dovevano comunicare gli orari dei controlli nei confronti delle attività degli affiliati al clan, oltre a fornire i passaggi dell’attività giudiziaria sulle indagini, tenendo sempre informati i capi. In più avevano dovuto consegnare in diverse occasioni documenti informativi e cartacei che contenevano le registrazioni dei verbali rese dai collaboratori di giustizia.
Un complesso sistema che permetteva alla famiglia mafiosa di tenere sempre sotto controllo le forze dell’ordine, rimanendo un passo avanti ed evitando di essere braccati.
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