Caserta, fermato sacerdote: messa in carcere con 9 cellulari addosso

Caserta – un sacerdote è stato fermato dalla Polizia Penitenziaria dopo che gli agenti gli hanno trovato addosso buste di tabacco con dentro nascosti dei cellulari

Un prete è stato trovato con nove cellulari addosso in carcere. Questo è accaduto a Carinola, un paese del casertano, dove il sacerdote era arrivato per celebrare una messa. L’uomo è stato fermato dalla Polizia Penitenziaria che, durante la perquisizione, ha scoperto 8 micro-telefoni ed uno smartphone che erano nascosti in delle buste di tabacco. Presenti anche i caricabatterie.

Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, presidente e segretario regionale dell’Uspp, hanno ammesso la necessità di dotare la polizia penitenziaria di strumenti di tecnologia avanzata per contrastare certi fenomeni. Poi i complimenti agli agenti che, nonostante turni massacranti e scarse risorse, riescono ad arginare alcuni problemi.

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Caserta, interrogatorio di 3 ore per il sacerdote

prete

Il prete, assistente del cappellano titolare, è stato interrogato per ben 3 ore dal pm. Le forze dell’ordine vogliono capire prima di tutto a chi fossero diretti i cellulari e chi li abbia consegnati al sacerdote. La posizione di quest’ultimo ora è al vaglio della procura di S. Maria Capua Vetere. In Italia, però, bisogna dire che l’introduzione di cellulari in carcere non è reato. Il colpevole comunque è ben conosciuto nell’ambiente dato che spesso aiuta i reclusi con i permessi di lavoro anche al di fuori della struttura penitenziaria.

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