Il Presidente Conte ha parlato in diretta nazionale su quello che è il Recovery Plan varato dall’Europa per aiutare le nazioni dopo il COVID-19.
Fase 3, Conte: “Porteremo l’Italia nel futuro, Codice Civile da cambiare”
“Siamo nella Fase 3. Ora il problema più serio è l’economia. Sono stati stanziati tanti fondi, ci sono delle cose da fare. La crisi ci deve far pensare ad una nuova Italia, come accadde ai nostri padri e ai nostri nonni durante la ricostruzione del Paese.
La Commissione Europea ha proposto 750 miliardi con il recovery found a favore di tanti Paesi e dei settori più colpiti, in particolare l’Italia.
Stiamo lavorando, abbiamo già iniziato a lavorare a questo recovery plan. Dovremo modernizzare il Paese per aumentare i pagamenti elettronici e contrastare l’economia sommersa. Dobbiamo portare la banda larga a tutte le famiglie. Dobbiamo aiutare le imprese, con ACE Impresa 4.0. Sarà tagliata la burocrazia, dovremo investire nelle imprese idriche, energetiche e tecnologiche. Dobbiamo portare l’Italia verso la transizione energetica e stimolare gli studenti. Bandiremo migliaia di posti per i nostri ricercatori, dobbiamo investire nella scuola.
I tempi delle cause legali e civili non è accettabile. Ciò scoraggia chi denuncia e chi è all’estero. Il nostro Codice Civile è del 1942 e da allora non è stato modificato per sveltire le cose. Chiedo a tutte le forze politiche di realizzare questi disegni, così da mettere in atto le nuove riforme.
Il nostro fisco è iniquo. Dobbiamo lavorarci meglio, pensarci meglio. Dobbiamo sostenere le imprese e contrastare chi sta ai margini. E’ un impegno enorme, ma dobbiamo pensare che la somma che ci viene data non sarà a disposizione del Governo che sarà in carica. La somma è pensata per l’intero Paese, per questo gli obiettivi sono fondamentali. Voglio convocare a Palazzo Chigi per un’intera settimana le teste del nostro Paese per lavorare a un piano.
Un esempio dei nostri progetti. Oggi è partito il Freccia Rossa Torino-Calabria. Eppure queste strutture devono ancora migliorare. Dobbiamo lavorare all’alta velocità. Abbiamo da interconnettere le infrastrutture”.
Fase 3, Conte sul Mes e la riunificazione delle Due Italie
MES? Quando avrò tutte le carte farò delle valutazioni. E’ un prestito, quando c’è un prestito bisogna tenere in considerazione tantissimi fattori.
Autostrade? Bisogna essere molto attenti con le dichiarazioni. Per me nulla è cambiato, c’è una procedura di revoca dell’autorizzazione dei lavori. Come ho detto ci sono tutti gli estremi per procedere alla revoca dati gli enormi danni causati.
Abbiamo un problema di immediata spendibilità. Ci stiamo affrettando, abbiamo tanta fretta per farci trovare pronti all’appuntamento. Stiamo lavorando per anticiparci, ma gli strumenti per anticipare il tutto sono molto modesti.
Investire su taglio delle tasse o sulla creazione di posti di lavoro? Intervenire oggi con grande forza e visione sul fisco, in modo sistemico, equo, significa introdurre una certa progressività e una certa equità. Nonché la lotta all’economia sommersa. Se riusciamo a fare entrambe le cose sarebbe molto meglio.
Rimpasto di Governo? Ciò non ha nulla a che vedere con un progetto della rinascita.
Destinare somme anche al Sud per unificare le “Due Italie”? Possiamo rendere molto attrattivo il nostro Sud per tutti gli investitori e le persone che vogliono creare. Il Sud ha bisogno di tanto, se riusciamo a coniugare investimenti e fiscalità vantaggiosa, possiamo farne un mercato molto interessante.
La manifestazione dei Gilet Arancioni? Proprio perché siamo nella Fase 3, in cui sono necessarie mascherine e mantenere la distanza, le cose non vanno bene. E’ ovvio che ci sia gente che vuole manifestare dopo quanto sta accadendo, è il sale della democrazia.
Scuola? Avrò a breve un incontro con il Ministro Azzolina. Certamente a settembre si tornerà con la didattica di presenza, con le scuole aperte.