Coronavirus, dramma in Bolivia: muore Roman Guzman, calciatore professionista di soli 27 anni. E la situazione si fa man mano sempre più preoccupante nel Paese sudamericano.
Roman Guzman, attaccante boliviano del Club Universitario del Beni in Serie B, è morto per coronavirus. Si tratta primo decesso tra calciatori professionisti a livello mondiale. L’atleta aveva solo 27 anni.
Coronavirus, muore il primo calciatore professionista
‘Frans’, questo il suo soprannome, oltre ad essere un calciatore era anche uno studente universitario. Studiava veterinaria ed era al quarto anno. Aveva un futuro brillante davanti, come calciatore e come medico. Ma il destino è stato crudele nei suoi confronti.
Ricoverato da settimane dopo aver avvertito i primi sintomi in maniera aggressiva, il giocatore non ce l’ha fatta. Anche il padre, ex presidente della società in cui militava, è poi scomparso per infezione da Covid-19. Ma il dramma famigliare va ben oltre. Perché a morire è stato anche Luis Carmelo Román, allenatore del Deportivo Perequeji e zio del ragazzo.
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A incidere pesantemente sullo scenario nazionale è anche l’inadeguatezza della sanità. “Non ci sono cure adeguate, gli ospedali sono inadatti, non ci sono rifornimenti, né ossigeno e né strumenti necessari. La gente è spesso costretta ad automedicarsi”, ha denunciato infatti Pedro Zambrano, ex presidente della Federcalcio boliviana.
La situazione è contenuta ma si fa man mano sempre più preoccupante: sono attualmente oltre 8.000 i contagiati, con 293 deceduti totali. La prima nazione per positivi nell’America Latina resta il Brasile, con un saldo di 440 mila infetti che lo rende anche il secondo Paese al mondo più in ginocchio dopo gli Stati Uniti.