Fase 2: Si era parlato, nei giorni scorsi, dell’arrivo di una “tassa Covid”, denunciata dal Codacons, per parrucchieri ed estetisti. Recentemente, la tassa è spuntata anche per un’altra categoria.

Fase 2: nei giorni scorsi, il Codacons aveva denunciato, a seguito delle segnalazioni dei clienti, una “tassa Covid” imposta da parrucchieri ed estetisti per i “costi di sanificazione del locale”. Più di recente, come riporta Tgcom24, è spuntata una nuova tassa di sanificazione imposta dalle autofficine a tutti i clienti. Ancora una volta, a seguito delle segnalazioni, è intervenuto il Codacons.
La tassa, come riporta la fonte, prevede dei costi di sanificazione obbligatoria sulle auto, con prezzi che oscillano tra i 20 e i 40 euro. La denuncia del Codacons: “totalmente ingiustificati e illeggittimi”.
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Fase 2: anche i meccanici impongono la “tassa Covid”

Come riporta Tgcom24, le denunce da parte dei cittadini sono arrivate a seguito della ripresa delle attività. Molti italiani si sono recati in officina per il tagliando periodico oppure per interventi di riparazione e si sono ritrovati imposti dei costi di sanificazione delle auto.
Ad intervenire sulla delicata questione, come leggiamo dalla fonte, è stato Carlo Rienzi, fondatore e presidente di Codacons: “Non esiste alcuna norma che obbliga i consumatori a sanificare la propria vettura”. Per cui, fa sapere il Codacons, si tratta di una pratica “del tutto illegale”. Come fa sapere il presidente, il Codacons presenterà le dovute denunce ad Antitrust e alla Guardia di Finanza, visto l’illecito dietro tali imposizioni.
Inoltre, il Codacons invita tutti i cittadini a non sottoporti alle richieste assurde degli esercenti. Allo stesso tempo, l’invito è quello di “non pagare qualsiasi tassa aggiuntiva legata al Covid”, bensì di segnalare al Codacons qualsiasi irregolarità.
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F.A.