Serie A, doccia fredda dal Cts: la quarantena non cambia

Serie A, doccia fredda dal Comitato tecnico scientifico: la quarantena per i calciatori è uguale a quella degli altri. Stagione a rischio

Juventus-Roma
Serie A, il Comitato tecnico scientifico smorza le speranze (Getty Images)

Serie A, la doccia fredda sulle sperabze di una partenza serena arriva in serata sotto forma di comunicato. Quello del Comitato Tecnico Scientifico che non prevede sconti, perché i calciatori sono essere umani uguali agli altri. E quindi in caso di contagio da Coronavirus, la quarantena è di 14 giorni, punto e basta.

Eppure nelle ultime ore stava passando l’ipotesi che esistensse un accordo tra Figc, Lega Calcio e Cts per un protocollo ammorbidito. In particolare la riduzione da 14 a 7 giorni di quarantena per chi fosse colpito dal virus, anche come asintomatico. Niente di più sbagliato e il Comitato lo ribadisce con forza.

“Non esistono alternative a quanto rappresentato in ogni sede, per ogni tipologia di attività e per ogni tipo di soggetto”. Esistono le norme e sono suffragate dall’evidenza scientifica, quindi nessuno sconto e nessun trattameto particolare. Questo vale per il calcio “così come per altri sport di squadra che implichino contatto fisico prolungato”.

Roma Serie A protocollo
Serie A, il protocollo è troppo severo?(Getty Images)

Ai membri del Comitato non è piaciuto soprattutto sentirsi scavalcati e non essere interpellati prima di diffondere false notizie. Così, con questo rigore scientifico, al primo caso di positività il campionato potrebbe anche fermarsi. E terminare la stagione entro fine luglio, come nei piani della Lega Calcio, diventerebbe più complicato.

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Serie A, è battaglia aperta sui diritti tv La lite con Sky finirà in tribunale

Oggi intanto però il consiglio della Lega di Serie A aveva messo altri paletti. A cominciare dalla guerra aperta con Sky per i diritti tv e per quell’ultima rata che l’emittente non ha ancora pagato. Sul piatto circa 230 milioni di euro che i club vogliono tutti e subito, anche se garanzie di finire non ve ne sono

Dazn e Img (che è titolare dei diritti internazionali) almeno a parole sono disponibili a pagare in due rate la loro parte. Sky invece ha chiesto almeno uno sconto sulla prossima stagione. Una richieesta irricevibile, in attesa che il ministro Spadafora decisa eventualmente sulla trasmissione in chiaro della ‘Diretta Goal’ fin dal via della stagione in corso.

Inter-Roma, anticipo Serie A
Serie A, guerra a Sky per i diritti tv (Getty Images)

La Lega ha deciso quindi di presentare domani (27 maggio) un decreto ingiuntivo contro Sky presso il Tribunale di Milano. Un atto obbligata di fronte al mancato rispetto delle scadenze contrattuali e dei pagamenti. Una battaglia che (forse) finirà in aula mentre non è ancora chiaro come ripartirà la Serie A.

L’idea è di farlo dal 13 giugno, ma solo alcuni club sono faviorev0pli a far giocare subito i recuperi della 25esima di campioknatio. Altri invece vorrebbero mandare in campo le partite della 27esima giornata, giocando così tutti. Un caos dal quale nessuno per ora riesce ad uscire.