In tutta Europa si ragiona sul post Coronavirus. L’Austria, nonostante stia allentando i controlli frontalieri, ha fatto sapere che per il momento non ci sono le condizioni per riaprire i confini con l’Italia
La Fase 2 è in pieno svolgimento, con modalità diverse, in gran parte dei paesi dell’Unione Europea. Oltre alla riapertura delle attività commerciali e alla sospensione del lockdown, rimane centrale il tema degli spostamenti tra i diversi paesi. Basti pensare che ad oggi, in Italia, non sono ancora consentiti gli spostamenti tra regioni se non per i motivi di urgenza che tutti abbiamo imparato a conoscere.
A seguire con particolare attenzione l’evolversi di questa situazione sono ad esempio tutti gli operatori turistici, in attesa di decifrare come potrà (o non potrà) essere l’estate 2020. L’Italia rappresenta ancora un focolaio importante di contagio, con oltre 80mila casi ancora attivi. Numeri che inevitabilmente preoccupano i paesi confinanti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Estate 2020, Ryanair torna a volare: da luglio 1000 voli al giorno
Coronavirus, Austria: confini con l’Italia per il momento restano chiusi

A fare chiarezza è stato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, rivolgendosi alla nazione nel corso di una coferenza stampa. “Abbiamo concordato con la Germania di riaprire i confini a partire dal 15 giugno – ha spiegato – il numero di casi positivi ci consente di farlo. Siamo in contatto anche con altri paesi per valutare accordi e soluzioni”.
Tra questi paesi però non figurano Italia, Spagna e Francia, in virtù come dicevamo dei numeri attuali di contagiati che continuano a destare preoccupazione. “Per quanto riguarda altre nazioni come l’Italia – ha continuato il cancelliere – la situazione è problematica. I numeri dell’infezione continuano ad essere molto alti, simili a quelli di Francia e Spagna. Al momento non ci sono piani per un’apertura delle frontiere a breve.”
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Fase 2 spiagge: lettini, prenotazioni, piscine per salvare le vacanze