La Uefa stringe i tempi e chiede alle sue cinquantacinque federazioni di organizzarsi in vista della prossima stagione. Dove possibile i campionati dovranno tutti essere completati; e se non sarà possibile entrare in campo entro il 3 agosto ogni paese dovrà presentare il proprio lotto di squadre per la prossima edizione delle coppe.

Anche la Uefa impone la ripresa della stagione agonistica e comunque chiede a tutte le cinquantacinque federazioni che fanno parte del consorzio europeo un’agenda ben chiara per poter far ripartire la prossima stagione. La scadenza massima è quella del 3 agosto.
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La Uefa riapre al calcio
In definitiva dalla riunione che si è svolta oggi in videoconferenza con la sede Uefa di Nyon alla presenza del presidente Ceferin, sono state date indicazioni ben precise su come e da dove il calcio dovrà ripartire in ogni singolo paese. Per prima cosa bisognerà tentare di completare le varie competizioni nazionali con formule ridotte o calendari accorciati ma cercando di dare un vincitore a ogni singolo torneo.
Se la pandemia non dovesse dare la garanzia di un ritorno in campo rispettoso di tutti i vincoli e della salute di calciatori e addetti ai lavori, le varie federazioni dovranno comunque stilare una graduatoria di merito. Una classifica che tenga presente i meriti acquisiti e i valori di questa stagione. Il 3 agosto è il termine ultimo per ogni singolo paese membro della Uefa per presentare l’elenco delle squadre iscritte alla prossima stagione delle coppe europee.
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La Uefa si prende l’ultima parola
La Uefa pretende anche l’ultima parola su quella che sarà la prossima geografia del calcio e delle coppe. Tutto dovrà svolgersi secondo criteri oggettivi, trasparenti di merito sportivi e non arbitrari: la commissione gare della federazione europea ha garantito la propria sorveglianza e in casi estremi anche il suo intervento d’ufficio. Stabilite anche le date delle finali europee: il 27 agosto è previsa la finale di Europa League, il 29 agosto quella di Champions League.
Poi la nuova stagione di calcio della Uefa potrà finalmente riaprire: in fortissimo ritardo se si pensa che lo scorso anno i primi turni preliminari di Champions League erano programmati già tra giugno e luglio. La Uefa a questo punto rimanda tutte le federazioni al 27 maggio. Sarà questa la scadenza entro la quale ogni paese dovrà presentare il suo piano per completare le stagioni interrotte.
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Soldi per i club
Nel frattempo arrivano soldi freschi. La Uefa ha garantito alla ECA Europe, la European Club Association, sodalizio presieduto da Andrea Agnelli che riunisce tutti i club più importanti d’Europa, un fondo da 200 milioni di euro che di fatto anticipa alle squadre il pagamento del rilascio dei giocatori alle rispettive nazionali. Una boccata d’ossigeno da qui alla fine della stagione dopo il drammatico crollo dei mercati nel pieno della pandemia.