Serie A, annuncio importante del ministro Vincenzo Spadafora. Il messaggio arriva dopo l’incontro tenuto quest’oggi con i rappresentanti calcistici.
Nessuna società fallirà. Nessuno perderà il posto di lavoro. Nel giorno in cui la decisione sulla Serie A slitta, è questa la promessa che arriva dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Il politico lo ha assicurato con un lungo post attraverso il proprio profilo Facebook.
E’ forte la pressione del calcio italiano affinché si riprendano quanto meno gli allenamenti collettivi. Ma il ministro, nell’incontro avvenuto quest’oggi, ancora non ha dato il via libera. Aggiornamento nei prossimi giorni, ma il verdetto arriverà probabilmente solo tra una settimana o poco più. Ovvero quando si potrà studiare ancora meglio la curva epidemiologica.
Sono anche io un tifoso cui manca seguire la propria squadra. Aspettavo con entusiasmo gli Europei di quest’estate, ma…
Pubblicato da Vincenzo Spadafora su Mercoledì 22 aprile 2020
Serie A, l’annuncio di Spadafora
Doveroso, per quanto amareggiato: “Sono anche io un tifoso cui manca seguire la propria squadra – si legge nel messaggio via social -. Aspettavo con entusiasmo gli Europei di quest’estate, ma saranno rimandati. Come sono state rimandate le Olimpiadi. Come è stato rimandato il Giro d’Italia. Come sono state rimandate le competizioni di tutti gli sport nel nostro Paese”.
“E’ un enorme dispiacere, dentro un dolore molto più grande e più profondo, dentro un lutto atroce che ha colpito il nostro Paese, l’Europa, il mondo intero”, aggiunge il ministro. Tuttavia questa posizione, a suo avviso, è al momento l’unica davvero utile affinché la gioia possa essere totale e confermata e non solo momentanea.
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“Posso assicurare – riferisce infatti Spadafora – che mantenere un profilo di estrema prudenza, come sto facendo, è la posizione più impopolare che si possa immaginare ma abbiamo il dovere e la responsabilità di far si che tutto il Paese, compreso ovviamente il mondo dello Sport, possa superare al più presto e al meglio l’emergenza sanitaria che ci ha colpito. In tutti gli sport infatti vi sono indotti da tutelare, lavoratori che stanno vivendo difficoltà economiche e che meritano la giusta considerazione.
Le garanzie ai club
Il ministro poi cita il punto della situazione fatto quest’oggi col mondo del calcio: “Oggi, oltre ai rappresentanti della FIGC, ho incontrato anche i 19 Presidenti delle Discipline Associate alle quali va riconosciuta l’attenzione che meritano anche per il valore sociale e la rete territoriale che esprimono. L’incontro, sempre in videoconferenza, mi ha permesso di avere ulteriori suggerimenti per sostenere al meglio le centinaia di realtà sportive in difficoltà in questo momento drammatico”.
Ed è qui che scatta la promessa: nessuno avrà conseguenze nefaste. Se il Governo al momento non può garantire al mondo del calcio di ripartire – più che altro per il bene comune – gli può però promettere salvaguardia assoluta come evidenzia l’ex uomo Unicef: “Farò di tutto perché nel decreto che a breve approveremo siano contenute tutte quelle norme che assicurino a tutto il mondo dello sport e ai lavoratori il sostegno necessario per impedire che anche una sola realtà sportiva debba chiudere o che una sola persona perda il suo lavoro”.