Covid: fermato, si finge infermiere e deride i carabinieri, denunciato

Covid: fermato per un controllo a Turbigo, finge di essere un infermiere he aveva appena staccato. Poi deride i carabinieri, ma alla fine ridono loro

Carabinieri Coronavirus
Covid-19, conttinuano i controlli dei Carabinieri in strada (Getty Images)

Covid, fermato per un controllo a Turbigo ha pensato bene di inventarsi una storia strappalacrime. Un uomo, alla guida della sua auto, è incorso un un posto di blocco nella piazza centrale del paese. E ai carabinieri che gli stavano chiedendo documenti e ragioni dello spostamento ha raccontato di essere un infermiere. Non contento, ha anche aggiunto che aveva appena staccato dopo 20 ore di turno.

Tutto sommato una scusa plausibile e infatti i carabineiri lo hanno lasciato andare, salutandolo sul’attenti e ringraziandolo per il suo lavoro. Peccato che in realtà l’uomo sia un operaio piastrellista e abiti in provincia di Varese, quindi lontano dal paese del Milanese dove stava passando. Poteva passare tutto sotto silenzio e invece lui ha pensato bene di raccontare la bravata sui social.

Mostrando il suo volto in primo piano, ha spiegato quello che era successo aggiungendo che aveva pure bevuto un po’ troppo. Quindi la multa avrebbe anche potuto essere più pesante e invece l’aveva fatta frana. E alla fine una grassa risata. Il filmato ha fatto in ferta il giro dei social, ma non è passato inosservato ad un cittadino che l’ha segnalato subito alle forze dell’ordine. Così il finto infermiere è stato rintracciato e denunciato, anche perché i carabinieri avevano già preso le sue generalità.

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Coronavirus, in Veneto fermato e multato riprende gli agenti e li insulta

coronavirus posti di blocco
Covid-19, ancora per due settimane spostamenti controllati (Getty Images)

L’eipisodio di Turbigo è successo ieri. Più fresco invee è quantgo accaduto questa mattina a Ponte nelle Alpi, nel Bellunese. Ua vicenda raccontata da ‘Il Gazzettino’ e che presenta tratti similii alla prima. In questo caso gli agenti hanno fermato due giovani in giro per il paese senza mascherina.

Dopo l’identificazione, anche la compilazione del verbale con la multa. Uno dei due però, cellulare in mano, ha ripreso tutto perché pensava di aver subito un abuiso. E ha apertamente dato dei “trogloditi” agli agenti. Poi ovviamente ha postato il video nella sua pagina Facebook senza mascherare il volto di nessuno, quindi in piena violazione della privacy.

Un filamto che ha scatenato la durissima reazione del sindacato di polizia Fsp che farà partire le querele. Come ha preannunciato
Marco Ceolin, segretario regionale della Fsp, già domani (20 aprile) andrà in Procura a sporgere querela contro l’autore. Ma anche conttrop tutti quelli che hanno commentato il filmato sui social, aggiungendo insulti agli insulti.