Coronavirus, Conte avvisa l’Unione Europea. Quella del Mes non è la via migliore per uscire dalla crisi ed evitare il crack economico
Coronavirus, Conte avvisa l’Unione Europea e indirettamente anche i Paesi forti. Lo fa con una nuova intervista ad un quotidiano tedesco, la Süddeutsche Zeitung che gli serve anche come cassa di risonanza da quelle parti. E lancia un messaggio chiaro a tutti. Occorre fare in fretta, per evitare di essere tutti travolti dalla crisi, ma le misure devono essere diberse da quelle ipotizzate.
Non fa tanti giri di parole il nostro premier: “Il Mes in Italia ha una cattiva fama. Non abbiamo dimenticato che ai greci, nell’ultima crisi finanziaria, sono stati richiesti sacrifici inaccettabili perché ottenessero i crediti”. Secondo Conte fino ad oggi troppi governi dell’Unione Europea hanno guardato più ai loro interessi che a quelli complessivi. E la Germania, che ha un bilanio commercuiale anche superiore alle rigide regole dell’UE, dovrebbe fare da locomotiva invece in questa occasione.
Conte usa anche espressioni inequuivocabili: “L’UE ha bisogno di tutta la sua potenza di fuoco”. In concreto, con l’emissione di titoli comuni per dare una risposta alla crisi peggiore dalla fine della II Guerra Mondiale. E ha spiegato come i titoli immaginati dal governo italiano non rappresentano una cancellazione dei debiti pregressi e di quelli che verranno accumulati in futuro. Sono soltanto un modo per aggirare questo ostacolo che pare insormontabile e quindi c’è bisogno di misure eccezionali.
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Giuseppe Conte nell’intervista ha anche spiegato la sfiducia che gli italiani nutrono adesso nell’Unione Europea. Il Paese si sente abbandonato da chi sta traendo evidenti vantaggi economici da questa situazuione. L’esempio è lamèpante: l’Olanda con la sua politica fiscali atttare società da tutto il mondo, Italia compresa, he spostano lì la loro sede. Così ottiene un fluisso imprtantedi entrate fiscali, circa 9 miliardi di euro ogni anno.
L’Italia è stata lasciata sola e lo ha riconosciuto finalmente nelle ultimeore anche Ursula von der Leyen. La Presidente della Commissione si è scusata pubblicamente per questo e lui ha molto apprezzato. Non solo, oggi i due hanno avuto una lunga conversazione telefonica. Al centro ancora una volta la risposta europea alle problematiche sociali ed economiche dell’emergenza Coronavirus.
Infine nell’intervista al quotidiano tedesco, la domanda cruciale, perché anche gli italiani comuni se lo chiedono. L’Eurogruppo ha dato il via libera a nuovi crediti senza vincoli, ma sarà veramente così? Un dubbio ce l’ha anche il nostro premier: “Vedremo se davvero la nuova linea di credito sarà senza condizioni”. Giovedì prossimo, con la n uova riunione formale, anche se virtuale, tra tutti i Paesi dell’Unione forse sapremo qualcosa in più.