Dopo la Pasquetta, diverse attività hanno riaperto e, nonostante l’emergenza Coronavirus, lunedì si discuterà per mobilifici e aziende della moda
Da quando il Governo ha emanato per la prima volta le misure di contenimento a seguito dello scoppio del Coronavirus, l’Italia si è bloccata. Vietato uscire di casa e attività lavorative per la maggior parte dei casi chiuse. Le prossime settimane, in questo senso, saranno fondamentali: se i dati lo permetteranno, si partirà con la “fase 2“. Che, essenzialmente, vorrà dire riapertura parziale e convivenza col virus.
Secondo alcuni dati ufficiali emanati dal Viminale, però, molte attività hanno già riaperto senza autorizzazione. si parla di oltre 65mila imprese e negozi che, non avendo ricevuto risposte dalle prefetture alla richiesta di riapertura, lo hanno fatto lo stesso. Di fatto, in molte aree dell’Italia la “fase 2” è già iniziata. Motivo per cui, già dalla prossima settimana, altre attività potrebbero ottenere la licenza e riaprire dopo oltre un mese.
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Coronavirus, le attività che potrebbero riaprire

Dalla giornata di lunedì, nuove attività lavorative potrebbero rivedere la luce dopo oltre un mese da quando sono state emanate le norme restrittive dal Governo. Nello specifico, si parla principalmente di mobilifici, industrie della moda e tessili. Queste si aggiungerebbero ai negozi per bambini e alle librerie, già autorizzate alla riapertura da una settimana circa.
Tra le imprese scoperte ad aver ricominciato con le normali attività di produzione, invece, ci sono quelle legate al mondo del fitness. Cyclette, tapis-roulant, panche e pesi sono solo alcuni degli strumenti da palestra che hanno ripreso la produzione per essere poi distribuiti alle case di riposo. Questo a detta delle imprese stesse, che avevano comunicato anzitempo alle prefetture le motivazioni per le quali volevano riprendere con le attività.
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