Secondo un nuovo studio proveniente dalla Cina, chi ha il Coronavirus ci potrebbe essere contagio anche prima di avvertire i sintomi influenzali
Ormai, da quando il Coronavirus è comparso per la prima volta, sono passati diversi mesi, ma ancora gli esperti stanno studiando alcune sue caratteristiche ancora sconosciute. Per molto tempo ci è stato riferito che una persona risultata positiva al Covid-19 potesse avvertire i sintomi entro 7-14 giorni e che potesse essere contagiosa fino a 30-45 giorni dopo aver contratto l’infezione. Un ultimo studio realizzato dal team di ricercatori dell’Università di Hong Kong, in collaborazione con l’Oms ha rivelato che una persona potrebbe contagioso anche prima della comparsa dei sintomi influenzali.
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Coronavirus, lo studio di Hong Kong rivela: contagiosi 2-3 giorni prima della comparsa dei sintomi

Secondo tale ricerca, dunque, il Coronavirus sarebbe trasmissibile dal malato anche fino a 2-3 giorni prima dell’effettiva manifestazione dei segnali dell’infezione. In poche parole, si può contagiare altre persone non solo essendo positivi al Covid-19 ma asintomatici, ma anche prima dello scatenarsi degli eventuali sintomi. Questo potrebbe in parte giustificare la grande capacità e velocità di trasmissione del virus. Il professor Eric Lau ha osservato 94 pazienti cinesi, studiando l’andamento temporale dei contagi e confrontando l’intervallo seriale (il tempo trascorso tra un caso e l’altro) con il periodo di incubazione (tra l’infezione e la comparsa dei sintomi). E’ emerso che i pazienti presentavano una carica virale più alta all’inizio del manifestarsi dei sintomi e la contagiosità è cominciata in media 2 giorni prima della comparsa dello stato di malattia. Anche se tale studio, come dichiarato anche dagli stessi autori, ha comunque dei limiti, ha messo alla luce un nuovo problema da approfondire.
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#covid19 buone notizie sugli ultimi dati del @DPCgov:
✅ calano ricoveri terapia intensiva
✅ nessun nuovo contagio in Basilicata e Molise. Solo 1 in UmbriaLe misure funzionano. Non abbassiamo la guardia. #resistiamoinsiemehttps://t.co/gWfg5cqfM4#COVID19italia
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) April 15, 2020