Matteo Bassetti, infettivologo, ha fatto il punto della situazione riguardo l’epidemia da coronavirus in Italia
L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha fatto il punto della situazione riguardo l’epidemia da coronavirus in Italia.
Per il medico, la percentuale di positivi al coronavirus è molto più alta di quella registrata dell’oltre 10%. Di questi una buona parte sono asintomatici. Questo almeno per quel che riguarda lo screening epidemiologico iniziato tra Liguria e Lombardia.
“Questo cambia molte cose. Dalla letalità, che così sarebbe molto più bassa, a tutti gli altri indici: la mortalità, l’indice di ospedalizzazione, anche quello di gravità”.
Coronavirus, Bassetti indica la possibilità di test di massa
Al netto delle supposizioni fatte, la necessità – spiega Bassetti – è quella di fare uno screening di massa che possa dire “quanti sono davvero i contagiati, dove sono, quanti anni hanno, cosa fanno nella vita”.
La strada da percorrere, però, è quella dei test rapidi che danno risultato in breve tempo e che spingerebbero le persone a prestarsi volentieri per sapere se il virus li ha toccati direttamente.
Poi la riflessione sui possibili immunizzati: “Io penso che se venisse fuori che il 15 o 20% della popolazione è immunizzato, permetterebbe di gestire una specie di ‘immunità ponte’ verso il vaccino con molte persone che potrebbero riprendere le loro attività senza rischiare né creare rischi per gli altri. Tra l’altro è probabile che tra i contagiati asintomatici e, di conseguenza, immuni, ci sia una percentuale alta di persone giovani che sono in età lavorativa”.
Non manca anche di spiegare come al nord abbiano influito i focolai ospedalieri e delle case di riposo.
LEGGI ANCHE—> Roma, caos in centro per anziani: 64 casi positivi al San Raffaele