L’industria dei live show è in piena crisi, travolta al coronavirus e i musicisti si riprendono il loro spazio con concerti on line che mantengono alta la reputation degli artisti anche se non fanno guadagnare nessuno. Cosa che per una volta ai grandi calibri della musica internazionale va benissimo.
Esplode il fenomeno dei concerti on line. E non è solo una questione legata al coronavirus o alla sopravvivenza degli artisti costretti a sospendere concerti e attività promozionale. Che l’industria della musica dal vivo avesse preso una piega insopportabile, con costi eccessivi, bagarinaggio elettronico, secondary ticketing e un conto sempre e solo pagato dalla massa di fan disposti a non mangiare pur di non perdere lo show del proprio artista preferito era diventato evidente.
LEGGI ANCHE > Quali film vedere in quarantena: i consigli di Tarantino
I concerti on line sono democratici
On line gli artisti ritrovano una dimensione personale che sfugge il meccanismo del business e dei soldi: loro suonano, qualcuno ascolta anche se fisicamente non è presente. La mancanza della presenza fisica che nei live è la grande alchimia generale è evidente, ma in compenso ci sono molti vantaggi. È tutto più semplice, meno costoso e serve a conservare l’affetto e la curiosità della gente. Almeno per ora. Fino a quando il circo non ripartirà con quelle aziende che nel frattempo non saranno state abbattute dalla crisi.
L’industria dei live show è in ginocchio: tra prevendite da restituire e soldi che non stanno entrando in cassa da settimane c’è chi pensa che per i prossimi due anni produrre un grande concerto o un festival sarà un business riservato a pochissimi. E poi, fino a quando non sarà tutto finito… Chi vuole pensare a un concerto con la gente in mascherina o senza contatto fisico?
LEGGI ANCHE > Coronavirus, mai così tanti ascolti per le trasmissioni religiose
Un cartellone infinito.
Ecco un elenco dei live annunciati dalle grandi star del rock and roll da oggi a fine mese. Sugli orari non possiamo scommettere: alcuni suonano in Inghilterra, altri sulla costa est altri su quella ovest o in Australia. Meglio fare una ricerca on line e controllare: e pazientare. Perché la connessione non è come stare in coda davanti a un botteghino, a volte passi in tempo a volte di fronte a tante richieste di streaming non passi mai. La cosa buona è che il concerto on line può essere replicato infinite volte e dopo poche ore sarà già in HD su You Tube.
Gli show
Oggi – Arctic Monkeys – 21.30
16 aprile – Justin, Pharrell e Timbaland – 20.00
16 aprile – Fatboy Slim – 20.30.
17 aprile – Kings of Leon – 20.00
18 aprile – The Black Keys – 16.00
18 aprile – Sheryl Crow – 17.00
18 aprile – Red Hot CHilli Peppers – 20.00
20 aprile – Eryka Badu – 20.00
20 aprile – John Mayer – 21.00
21 aprile – Joss Stone – 16.00
21 aprile – Maroon 5 – 18.00
21 aprile – Dave Matthews Band – 19.00
22 aprile – Daft Punk
24 aprile – Ben Harper e Jack Johnson – 21.00
25 aprile – John Butler Trio – 17.00
25 aprile – Alabama Shakes – 20.00
25 aprile – Lenny Kravitz – 20.00
26 aprile – Harry Styles – 16.00
26 aprile – Paul McCartney – 18.00
30 aprile – Coldplay – 21.00
LEGGI ANCHE > Una petizione on line per cancellare i programmi di Barbara D’Urso
Persino i colossi della musica on line sono stati costretti a correre ai ripari: e se Spotify o le grandi catene di distribuzione come iTunes si guardano bene dal pubblicizzarlo, esistono decine di concerti di altissimo livello on line. Per ora tutti gratis. Anche se molti artisti stanno pensando di far pagare un modesto biglietto di ingresso da devolvere in beneficenza. Cosa che per il momento non si è ancora azzardato a fare nessuno.
In questo momento la piattaforma più informata è senza dubbio Billboard, per lo meno per le grandi star internazionali: cliccando qui trovate la pagina aggiornata giorno dopo giorno di tutte le star live on line con i lo concerti. Alcuni decidono dall’oggi al domani. Quindi meglio andare a controllare spesso.