Coronavirus, le scuse più strane per uscire: dalla droga al finto impiegato

Coronavirus, le scuse più strane per poter uscire di casa stanno facendo il giro dei social networks. Le autocertificazioni fantasiose sono il nuovo trend. 

Carabinieri Emilia Romagna
Carabinieri (photo Getty Images)

Con la quarantena obbligatoria ed il lockdown, ecco che le persone fanno il massimo per trovare una scusa ed uscire. Non che sia permesso, anzi. Il Governo, come sappiamo, ha imposto delle autocertificazioni molto strette, che devono essere compilate e controllate dalla polizia. E le causa per permettere ad una persona di uscire di casa sono davvero poche, e devono essere certificate e controllate dagli agenti preposti. Fare la spesa, visite mediche, urgenze impellenti, andare a lavorare. Qualsiasi altra motivazione che non sia impellente ed assolutamente necessaria, ecco che provoca una sanzione pecuniaria importante. E può anche significare la reclusione in carcere nelle situazioni più estreme e pericolose per la comunità.

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Coronavirus, le scuse più strane per uscire: dalla droga al finto impiegato

Da qualche ora sui social, in tanti stanno condividendo le scuse più strane che hanno usato o visto usare per circolare. Un ragazzo ha sostenuto che doveva andare a comprare della droga. Interrogato dai militari, ha specificato che aveva necessita di fumare del crack. Un altro uomo ha sostenuto di dover andare a comprare le sigarette, peccato che aveva giù dei pacchetti in macchina. Una donna, poi, ha finto di dover andare a lavorare, ma non ha voluto dire ai vigili dove lavorasse esattamente. Tantissimi, poi, i casi di persone si sono spostati tra comuni, infrangendo la legge italiana imposta in tempo di lockdown.

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