Si voterà oggi al Senato il decreto Cura Italia. Nel provvedimento saranno previsti i 25 miliardi per far fronte all’emergenza.

Giornata calda al Senato, dove ci sarà la votazione per l’approvazione del decreto Cura Italia. Stavolta l’opposizione non collaborerà, già è nota infatti la decisione del centrodestra di votare No. Una scelta discutibile quella di opporsi alla lotta comune contro il coronavirus. Infatti con la mancanza di un accordo politico con le opposizioni per garantire una veloce approvazione, il Governo farà valere la fiducia sul provvedimento contro la pandemia.
Ci sarà quindi una vera e propria spaccatura. Infatti l’incontro tra il centrodestra ed il premier Conte non ha portato a nessun accordo. Così la chiama avrà inizio intorno alle ore 12.30 e sarà consentito l’ingressso nell’aula dei 50 senatori in ordine alfabetico. La decisione è stata presa per continuare a far rispettare il distanziamento fisico. Durante le votazione di Palazzo Madama oltre ai guanti, mascherine e disinfettanti sono state stabilite delle regole per i microfoni. Dopo la votazione, il decreto legge passerà poi all’esame della Camera subito dopo Pasqua.
Decreto Cura Italia, la politica italiana torna a dividersi

Prima del nuovo decreto Cura Italia, il Parlamento si era mostrato sempre unito. Durante le prime giornate di Marzo, erano stati approvati sia il primo decreto varato per fra fronte all’emergenza sia lo scostamento dal deficit. Ma dopo appena un mese, la situazione sembra essere cambiata. Infatti adesso la maggioranza ha avanzato alcune accuse all’opposizione di aver fatto proposte volutamente irricevibili. D’altra parte l’opposizione risponde di aver trovato porte chiuse su ogni fronte ed a ogni richiesta.
Oggi però il Cura Italia sbarca finalmente in Senato, dopo una veloce commissione di Bilancio, che nella notte è riuscito a portare al termine l’esame degli emendamenti al decreto. In seguito all’esame sono state approvate due modifiche proposte dall’opposizione. Tra le proposte approvate, c’è l’emendamento della Lega sui volontari della Protezione Civile. Mentre il secondo è quello di Fratelli d’Italia, ossia, la sospensione di un anno dei termini sull’imposta di registro per la prima casa, per il riconoscimento del credito d’imposta.
L.P.
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