Coronavirus Usa, stretta sui supermercati: stop a vendita beni secondari

La situazione Coronavirus negli Usa è sempre più difficile. Il Governo ha imposto una nuova stretta sui supermercati e sui prodotti da vendere

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Alcuni Governi degli Usa, causa Coronavirus, hanno preso decisioni drastiche sui supermercati (Getty Images)

Da ormai qualche mese, il Coronavirus ha di fatto cambiato lo stile di vita di tutti i cittadini del Mondo. Partito dalla Cina, con Wuhan primo grande focolaio, ora il virus si è espanso in tutto il resto del Mondo. L’Europa e gli Stati Uniti sono sicuramente le aree che maggiormente stanno soffrendo gli effetti di questa terribile pandemia.

Per cercare di rallentare la curva di contagio e far diminuire i numeri catastrofici, i vari governi di tutto il Mondo stanno attuando linee restrittive in ogni ambito. Negli Usa, diversi Stati stanno imponendo norme restrittive per quanto riguarda la vendita di alcuni prodotti non essenziali da parte dei supermercati. Grandi catene come Walmart, Costco e Target hanno dovuto rivedere il proprio catalogo.

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Coronavirus Usa, la decisione presa sulla vendita dei beni non necessari

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Si è deciso di mettere uno stop sulla vendita di beni non essenziali, per evitare inutili e rischiosi assembramenti (Getty Images)

Da quando il lockdown è scattato negli Usa, causa Coronavirus, tantissime attività sono state costrette a chiudere fino a quando la situazione si risolverà. Tra queste, non sono rientrati i supermercati e le grandi catene di vendita come Walmart, rimaste aperte in quanto offrono anche vendita di farmaci (oltre che di alimentari). Ma non solo. Questi grandi magazzini sono soliti vendere anche prodotti di elettronica, abbigliamento ecc. Alcuni Stati, a seguito della situazione critica negli Usa, hanno deciso di mettere uno stop sulla vendita di tutti i beni non essenziali.

Questo perché, a detta di molti, il commercio di questi prodotti provocava assembramenti di tantissime persone, che si radunavano in certe zone dei supermercati perché annoiati a casa. Al momento, la norma è stata applicata dal Vermont e dall’Indiana, ma ben presto anche altri Stati potrebbero attuarla. La decisione ha diviso l’opinione pubblica, con tante persone che approvano la scelta e tante altre che la ritengono poco funzionale.

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