Coronavirus, tassista di Milano muore nell’ospedale dove portava i medici

Coronavirus, tassista di Milano muore nell’ospedale dove portava i medici. Giuseppe Allegri aveva 63 anni e da due settimane combatteva contro il Covid-19

Morto tassista Milano
Coronavirus, tassista muore a Milano nell’ospedale dove portava i medici (Foto: Getty)

Purtroppo in questo periodo di emergenza da coronavirus si leggono storie incredibili, che spezzano il cuore ma che ci fanno rendere conto della gravità della situazione, sia a livello internazionale che italiano. Nel nostro paese le vittime sono ormai ampiamente a doppia cifra e soprattutto al Nord il picco non accenna ancora a calare sostanzialmente. Alcune tragedie rimarranno nell’immaginario collettivo per moltissimi anni, segnando la nostra coscienza.

Una vicenda paradossale arriva da Milano, dove un tassista è morto nell’ospedale dove trasportava medici, infermieri e parenti dei malati. Giuseppe Allegri lavorava nella zona di Famagosta, facendo avanti e indietro tra la stazione della metropolitana e l’ospedale San Paolo di Milano. L’uomo di 63 anni aveva vissuto in prima persona l’emergenza del capoluogo lombardo, venendo a contatto con gli operatori sanitari che stanno combattendo strenuamente questa oscura battaglia.

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Coronavirus, tassista muore a Milano nell’ospedale dove accompagnava i medici

Taxi Milano
Coronavirus, tassista muore a Milano nell’ospedale dove accompagnava i medici (Foto: Getty)

Il tassista aveva accusato i primi sintomi della malattia già due settimane fa. In un primo momento aveva smesso di lavorare curandosi a casa. Poi con l’aggravarsi delle condizioni respiratorie era stato trasportato proprio al San Paolo. Purtroppo per lui non c’è stato molto da fare e dopo qualche giorno di battaglia, ieri ha perso la vita.

Tutto il dolore per l’accaduto è stato espresso anche dal presidente di Taxiblu 02.4040, Emilio Boccalini: “Apprendere dai media la notizia della prima vittima di Covid-19 tra i tassisti milanesi è certamente un enorme dolore. Così come quello per tutti i morti che questo maledetto virus sta facendo ogni giorno”.  Il presidente poi aggiunge: “Bisogna fare il possibile per esercitare la professione in sicurezza, da parte nostra come operatori Taxi e da parte delle istituzioni“.

Bisogna sottolineare come in tutta Italia dallo scoppio della pandemia da coronavirus, più volte si è fatto appello al Governo per migliorare le condizioni di sicurezza per i tassisti, troppo spesso esposti a possibilità di contagio per mancanza di strumenti di protezione. Questa triste storia potrebbe essere la leva per cambiare le cose. Così almeno sperano tutti gli operatori del settore.

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