Coronavirus, risultati positivi da una nuova sperimentazione in Italia

Si tentano tutte le strade per sconfiggere il Coronavirus. Da Piacenza arriva la nuova sperimentazione con l’eparina, che sembra stia dando ottimi risultati

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Nuova sperimentazione su pazienti Covid-19

Mentre in tutta Italia la gente è chiusa in casa a causa del Coronavirus, medici e ricercatori lavorano incessantemente per trovare una cura ai pazienti malati. In queste settimane, in attesa che in futuro venga trovato un vaccino efficace, in tutto il mondo si stanno effettuando nuove sperimentazioni con i farmaci già esistenti. L’ultima intuizione arriva dall’ospedale di Castel San Giovanni, a Piacenza, dove alcuni pazienti Covid-19 con polmonite interstiziale sono stati sottoposti a cura con eparina. E’ la prima struttura in Italia a farlo e stanno arrivando dei risultati positivi.

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Coronavirus, a Piacenza prima sperimentazione con eparina: l’intuizione di un chirurgo plastico

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Covid-19, nuova cura sperimentale portata avanti a Piacenza (Getty Images)

La nuova sperimentazione da parte dell’ospedale di Piacenza parte dall’intuizione di Marco Stabile, primario di chirurgia plastica, che aveva già utilizzato l’eparina nella cura dei pazienti con gravi ustioni. L’eparina, infatti, è una sostanza che ha un forte potere antiinfiammatorio e anticoagulante, e per questo potrebbe prevenire una delle maggiori complicanze nei pazienti affetti da Coronavirus come la trombosi. I primi risultati positivi sull’utilità dell’impiego di questo farmaco sono stati confermati dalla Ausl di Piacenza. Questo nuovo protocollo sperimentale è stato applicato su circa 150 pazienti con polmonite interstiziale dovuta a Covid-19 ed i risultati in termini di miglioramento delle condizioni cliniche sono davvero incoraggianti. Tale cura adesso sarà esteso anche alle altre strutte dell’Usl di Piacenza e presto potrebbe essere presa in considerazione anche in altri ospedali. Il nosocomio di Castel San Giovanni dal 29 febbraio è il primo interamente dedicato ai malari di Coronavirus.

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