Coronavirus, Conte parla ai tedeschi: “Qui scriviamo la storia”

Coronavirus, Conte parla ai tedeschi in una lunga intervista all’emittente ARD, per difendere i Coronabond e l’unità europea

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Coronavirus Giuseppe Conte ha spiegato la posizione dell’Italia ai tedeschi (Getty Images)

Emergenza Coronavirus, Conte parla direttamente ai tedeschi per spiegare la posizione dell’Italia sui Coronabond. Ma al tempo stesso difende l’idea di un’Europa comune e coesa nella lotta alla pandemia di coronavirus. Lo fa con un’intervista all’emittente tedesca ARD che gli sreve anche per chiarire le differenti visioni tra i due governi.

“Io e Angela Merkel – spiega – abbiamo manifestato due visioni diverse durante la nostra discussione. Ma lo dico chiaro a tutti cittadini tedeschi. Noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia“. Il premier ha ribadito che questa non è una situazione cercata, ma di estrema contingenza. E nessuno vuole specularci sopra o sistemare i propri conti in altro modo.

Per questo ha ricordato le manovre economiche della Cina di fronte alla crisi da Coronavirus. Ma anche i 2mila miliardi messi sul piano dal governo Usa per sostenere l’economia. E l’Unione Europea cosa fa, rimane a guardare senza reagire? Oppure dobbiamo pensdare, ha spiegato, che ogni Paese debba agire in proprio mentre esiste l’UE che dovrebbe pensare a tutti? Il rischio, senza interventi, è che l’Europa diventi davvero meno competitiva nel panorama economico mondiale.

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Conte chiede maggiore unità all’UE perché in ballo c’è l’intera economia

Dopo aver parlato dell’Europa e del suo ruolo, Giuseppe Conte è tornato ad illustrare le mosse dell’Italia, che ha sempre onorato i suoi debiti. Lo farà anche questa volta, ma nessuno deve essere contrario a priori agli Eurobond o Coronabond, come vogliamo chiamarli. “Il meccanismo non significa che i tedeschi dovranno pagare un solo euro per i debiti italiani”. Semplicemente serviranno a cereare migliori condizioni economiche per tutti.

Ma soprattutto il Presidente del Consiglio ha sottolineato come quello attuale non sia un problema solo italiano. Per questo l’Europa deve cambiare passo e mentalità, superando regole economiche che andavano bene per tempi diversi e situazioni diverse. Mai come questa volta l’UE “deve mostrare se è una casa comune europea, una casa in grado di dare una risposta a una sfida epocale”.

Molto di più potremo capirlo in occasione del prossimo Eurogruppo, già programmato per il 7 aprile prossimo. Come ha spiegato opggi il ‘Financial Times’ la commissione Ue sta lavoramndo su diverse ipotesi. Una in particolare dovrebbe smuovere risorse fino a 100 miliardi di euro per aiutare i Paesi ad affrontare l’impennata della disoccupazione. Saranno concessi prestiti per finanziare le iniziative destinate a chi è finito in cassa integrazione per favorire il rientro nel mondo del lavoro con impieghi part-time e programmi di formazione.  E prestiti potranno essere garantiti da fondi già nel bilancio europeo olttre che da risorse stanziate dai Paesi membri.

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La cancelliera tedesca Angela Merkel è contraria ai Coronabond Getty Images)