Coronavirus, Trump fa un passo indietro: quarantena fino al 30 aprile

Cresce l’emergenza Coronavirus negli Stati Uniti e Trump allunga la quarantena fino al 30 aprile. Sarà fondamentale eviare i 100mila decessi per gli USA.

Coronavirus Trump
Donald Trump allunga la quarantena (via Getty Images)

Non si ferma l’emergenza da Coronavirus negli Stati Uniti. Continuano a crescere i contagi ed i decessi, con i dati che hanno costretto Donald Trump a fare un passo indietro. Infatti il 45esimo presidente degli USA cambia i piani per la sua nazione, allungando la quarantena fino al 30 aprile.

Cambia così idea il presidente USA, che terrà chiuse tutte le chiese anche in occasione di Pasqua. Parlando al Giardino delle Rose, Trump ha affermato: “Niente sarebbe peggio che dichiarare la vittoria prima della vittoria“. Ritornando sulle sue dichiarazioni precedenti, il presidente ha dichiarato che quelle affermazioni erano solamente un messaggio di speranza.

Sulla situazione dei decessi, Trump ha dichiarato che entro la prossima settimana si dovrebbe raggiungere il picco di morti.

Coronavirus, il dietrofront di Trump e lo scontro con gli esperti della sanità

coronavirus trump
Gli scivoloni del presidente sull’emergenza sanitaria (photo Gettyimages)

Proprio come Boris Johnson, anche Donald Trump dall’esplosione della pandemia ha collezionato una seria di scivoloni imbarazzanti. Dallo scontro con i massimi esperti della sanità sulla riapertura delle città fino al numero di decessi registrati nella nazione a stelle e strisce.

Il 45esimo presidente si è augurato meno di 100mila decessi, eppure gli infetti accertati sono già 135.738, mentre le morti sono salite a 2.391. Sulla proiezione di Trump così è intervenuto l’immunologo Anthony Fauci che guida l’Agenzia nazionale per la lotta alle malattie infettive dal 1984. Secondo i calcoli di Fauci le morti dovrebbero superare le 100mila unità e nel peggiore dei casi potrebbero arrivare a 200mila.

La visione del virus però sembra essere cambiata anche alla Casa Bianca, con Trump che ha iniziato a cambiare tono ed a prendere sul serio l’emergenza sanitaria. Forse a far cambiare idea sul coronavirus a Trump ci avrà pensato l’incredibile notizia dalla Louisiana, dove gli ospedali sono stracolmi.

I governatori di Delaware, Oklahoma e Texas, invece, hanno imposto nuove restrizioni per chi ritorna dai centri caldi del virus. A New York il numero dei contagi cresce giorno dopo giorno. Ad oggi nella Grande Mela si contano oltre 59mila casi, con ben 7.200 casi in più rispetto a ieri, mentre il numero di morti è salito di mille persone. Così a New York è pronto ad essere inaugurato un ospedale da campo d’emergenza a Central Park.

L’emergenza Coronavirus adesso viene presa sul serio anche da Trump. Il presidente degli Stati Uniti adesso dovrà rimediare quanto prima agli errori fatti negli ultimi giorni, per evitare un aumento a dismisura del numero di contagi.

L.P.

Per rimanere sempre aggiornato sulla Politica Estera, CLICCA QUI !