Coronavirus, il farmaco funziona. Oggi una delle prime pazienti trattate a Napoli con il tocilizumab è stata dimessa e ha fatto rientro a casa
Coronavirus, il farmaco sperimentato al ‘Cotugno’ di Napoli ha dimostrato la sua efficacia. Così oggi una delle prime quattro pazienti curata con il tocilizumab è uscita dalla fase critica ed è stata anche dimessa. Si tratta di una 59enne che al momento del ricovero era arrivata in condizioni critiche.
La diagnosi era stato subito polmonite da Covid-19. Ma dopo una prima fase, dal 13 marzo lo staff dell’ospedale ha deciso di ricorrere al metodo sperimentato dal dottor Paolo Ascierto, oncologo del ‘Pascale’. I risultati sono stati evidenti da subito e dopo nemmeno due settimane la donna è stata dimessa. Ora che è a casa comunque dovrà osservare un periodo di riposo e di controllo.
Come ha spiegato il dottor Ascierto, “questo è un ulteriore segnale di attività del farmaco. E rimane il cauto ottimismo”. Lui per primo ha avuto l’idea di utilizzare il farmaco, noto per gli effetti collaterali dell’immunoterapia, anche per risolvererle complicanze della polmonite da Coronavirus. Come aveva raccontato all’agenzia di stampa Dire “il farmaco agisce sull’infiammazione importante che il Covid-19 crea. Diminuisce l’iperattività del sistema immunitario che è quella che causa l’insufficienza respiratoria”. Dal’inizio della sperimentazione a Napoli, l’Aifa ha autorizzato lo studio sul Tocilizumab online il19 marzo 2020. E due giorni fa si erano già registrati 464 centri in Italia, con 209 pazienti per sperimentare il medicinale.
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Coronavirus, Campania in ginocchio Morto il primo medico di famiglia

Una buona notizia sul fronte medico in una giornata che per la Campania è stata pesante. In tutto 1.242 i positivi dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, con 74 i deceduti e 53 guariti, oltre a 123 in terapia intensiva. All’ospedale Cotugno di Napoli sono stati esaminati 294 tamponi, 24 dei quali positivi. E il totale complessivo dei test eseguiti in Campania è di 8.035.
Ma sempre oggi è arrivato anche il primo decesso di un medico di famiglia. Gaetano Autore, 69 anni, prestava il suo servizio al quartiere Vomero ed era vicino alla pensione. La figlia del dottor Autore, sui social ha voluto dedicargli un pensiero: “Hai messo la salute degli altri prima della tua. Hai continuato a lavorare come medico di famiglia fino all’ultimo, la tua passione più grande. Mi mancherai sempre e ogni giorno perché avevamo un rapporto simbiotico, unico e speciale: puro amore”.
Alla famiglia sono arrivate le condoglianze anche da Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale). “I medici vanno protetti – ha detto – e nessuno può sentirsi in pace con la coscienza se continua ad esporre medici e personale sanitario senza protezioni individuali e organizzative. È ormai evidente che per la medicina di famiglia il tempo sta finendo”.
Una mano alla sua città e in particolare all0’Ospedale Cotugno, sta provando a darla anche Fabio Cannavaro. Nelle ultime ore infatti ha donato 30mila pezzi tra mascherine e respiratori per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus.