Sperimentazione Coronavirus, l’AIFA accelera gli studi sui farmaci

Sperimentazione Coronavirus, l’AIFA ha deciso da dare un’accelerata agli studi sui farmaci e punta sul protocollo unico nazionale

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AIFA, gli studi sui farmaci anti Covid-19 continuano (Facebook)

Sperimentazione Coronavirus, l’AIFA ha un’idea chiara. La ricerca va avanti, anche perché sarebbe un risultato eccezioanle trovare una cura in Italia. Ma basta fake news, ricerca di farnmaci mkuiracolosi senza nessun riscontro scientifico. Perché il rispetto delle vite umane viene prima di tutto e lo ha ricordato Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco.

Intervistato da Sky TG24, il dottor Magrini ha fatto il punto sulla situazione partendo da uin dato chiaro. In Italia sale la convinzione di puntare su un protocollo unico nazionale, per coordinare tutte le ricerche sul tema. Ci sono tantissime candidature e quindi occorre che invece di tante ricerche singole, gli sforzi siano concentrati su un risultato globale. In fondo è la stessa richiesta già avanzata dall’Oms e l’Italia è pronta per soddisfarla.

Intanto però qualche giorno fa sono stati approvati due programmi di studio sul Remdesivir. Si tratta di un antivirale diretto che ha mostrato alcune evidenze dirette per la capacità di accelerare la guarigione della malattia. Questi studi sono approvati dalla FDA americana, ma se ne stanno occupando anche esperti in Germania e in Spagna oltre che in Cina. L’altro studio fondamentale è quello sul Tocilizumab, il farmaco per l’artrite reumatoide cheha mostratio risultati interessanti a Napoli.

Ma sono in fase avanzata di valutazione altri due protocolli, che dovrebbero essere promossi dal Comitato Etico Nazionale Unico allo Spallanzanii. Studi sperimentali che mettono a confronto altri farmaci anti infiammatori e per i quali presto arriveranno i primi risultati.

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Coronavirus, anche l’Avigan potrebbe essere sperimentato ma Burioni critica

Avigan Coronavirus
L’Avigan è veramente efficace contro il Coronavirus? (Getty)

Ma il dottor Magrini ha anche parlato della sperimentazione sull’Avigan, il farmaco che alcuni ritengono miracoloso in arrivo dal Giappone. Lì viene utilizzato come antinfluenzale, ma attualmente in Europa così come negli Usa è indisponibile e non è mai stato commercializzato. “Stiamo verificando le importazioni e i quantitativi disponibili. Poi saremo in grado di disegnare uno studio ad hoc per fornire una risposta sul possibile effetto del farmaco”.

Una ricerca che è stata però già bocciata da Roberto Burioni. Il noto virologo ha attaccato anche l’Aifa che sembra voler autorizzare la ricerca sull’Avigan. “In Italia la prima sperimentazione clinica decisa sulla base di un video di YouTube postato da uno sconosciuto. La vita ha più fantasia di me”, ha scritto.

Un chiaro attacco a Cristiano Aresu, il turista romano che ha postato il video per esaltare le proprietà di questo farmaco. Ma anche all’Agenzia italiana che secondo lui si è fatta contagiare dall’emozione del momento mentre dovrebbe puntare solo sull’analisi rigorosa dei dati scientifici. Altrimenti rtischiamo nuovi casi come quelli di Stamina e della cura Di Bella.

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Coronavirus, l’AIFA testa i farmaci (Pixabay)