Coronavirus, Avigan continua ad essere la parola sulla bocca di tutto per quanto concerne la ricerca di una cura al COVID-19. Il colosso che produce il farmaco, però, allerta il popolo del Belpaese.
Il Coronavirus non sta di certo rallentando e la sua diffusione in ogni parte del mondo è sempre più imminente. Proprio per questo sono continue le ricerche del farmaco avigan e le persone sono sempre più vogliose di spingere per la sperimentazione in Italia. La cosa però è molto complessa, trattandosi di un farmaco asiatico che non ha di certo tutti i test e tutte le autorizzazioni necessarie per essere distribuito e venduto come un farmaco. In una nota di qualche giorno fa, infatti, proprio l’Agenzia Italiana del Farmaco aveva annunciato che, in accordo con l’americana Food And Drug Administration, non si era riconosciuto l’avigan come un farmaco. Si parlava infatti di un mancato periodo di trial, ovvero di studio e di sperimentazione, in strutture ritenute opportune.
Coronavirus, l’industria dell’Avigan: “Non testatela in Italia!”

Oggi Chiaki Hasegawa, responsabile delle comunicazioni del colosso asiatico che produce il farmaco, Fujifilm, ha parlato a Dire. Di seguito le sue dichiarazioni:
“Il fatto che strutture italiane possano considerare di avviare sperimentazioni estese o un possibile utilizzo ci preoccupa molto. Questo perché i test di cui parlano tutti riguardano la versione cinese di questo farmaco e non ci sono ancora sufficienti sperimentazioni su pazienti non giapponesi”.
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