Coronavirus a Roma, rom trovati positivi: arriva l’allarme

A Roma sono stati trovati diversi rom positivi al coronavirus: scattano gli appelli delle associazioni

Coronavirus Roma
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Il coronavirus è arrivato anche nella comunità rom di Roma. Un ragazzo di 33 anni, residente al Quarticciolo, è stato ricoverato in terapia intensiva allo Spallanzani l’11 marzo scorso e le sue condizioni sono molto gravi. Diversi sono stati i tamponi fatti ai membri della comunità nomade, di cui 4 acclarati ed altri in via di accertamento. Si esclude però un focolaio, nonostante i diversi spostamenti dei rom, per l’assenza di ricoveri provenienti da questi insediamenti a fronte del tempo trascorso.

Al momento, nonostante ciò, non sono state varate misura straordinarie per rom ed i loro villaggi che nella capitale sono 9 con una popolazione di 3446 persone di cui 1601 minori. Oltre questi, ci sono anche gli altri insediamenti abusivi tra il IV ed il VI Municipio.

Stamane, comunque, si riunirà l’ufficio speciale Rom, sinti e caminanti per discutere sul da farsi. L’Asl intanto avvierà delle verifiche nel Quarticciolo e nel campo di via Salviati che è in condizioni igienico-sanitarie peggiori degli altri.

Già venerdì i sindacati confederali hanno inviato una missiva al Gabinetto della sindaca chiedendo interventi immediati. Questa la nota: “Per prevenire la diffusione del virus con la sanificazione di tutti i campi rom”, dove si chiede: “la distribuzione del materiale occorrente (mascherine, gel, guanti, disinfettanti) e controlli mirati alla tutela delle persone con malattie croniche”.

Coronavirus a Roma, l’appello sui campi nomadi

Roma bimba 5 mesi

Arrivano, in merito alla situazione legata ai rom, gli appelli dell’Associazione 21 luglio e Nuova Vita. 

“Nei villaggi di Lombroso, Candoni, Gordiani, Castel Romano e Salone vivono in container sovraffollati circa 2.200 persone. La metà minori, e non è stata segnalata la presenza di operatori sanitari, nessuno ha distribuito mascherine e nessuno ha indicato le misure di prevenzione. Attivare la Croce Rossa”.

Dal palazzo del Campidoglio rispondono: “Le associazioni che gestiscono l’ufficio Rom, sinti e camminanti (Ermes e Arci) stanno studiando un piano per portare viveri e medicinali nei campi rom, ma soltanto quelli riconosciuti”.

Si stanno attivano sulla situazione anche le pattuglie dei vigili urbani che stazioneranno di fronte gli ingressi dei campi rom per evitare ingressi di camion o materiali combustibili e permetteranno uscite contingentate ad un solo componente per famiglia per motivi di necessità. Uno degli agenti però confessa che non potranno avere il polso della situazione sulle barriere, inesistenti o facilmente superabili, dei campi.

Vigili Roma Coronavirus
Vigili, a Roma un contagio scatena le polemiche (archivio Getty)

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