Il Coronavirus sta costringendo milioni di persone in quarantena: quali potrebbero essere le conseguenze a livello psicologico e sociale dell’isolamento forzato?

In attesa che venga trovato un vaccino e che le nuove cure sperimentali facciano effetto, l’unico rimedio contro il Coronavirus è quello di rimanere chiusi in casa e venire a contatto con meno persone possibili. E’ quello che da giorni ci stanno dicendo medici, scienziati, e che ci stanno imponendo i politici. Se da una parte c’è la necessità di prevenire la malattia e di curare i problemi fisici, dall’altra cominciano ad uscire fuori anche le conseguenze legate alla quarantena forzata. E soprattutto anche il fatto di non conoscere il termine di queste misure di isolamento, che si preannunciano ancora lunghe.
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Coronavirus, quali gli effetti psicologici e sociali della quarantena? Parla l’esperto

La privazione dei contatti sociali quotidiani può portare a diversi effetti, legati a differenti aspetti del comportamento. Secondo lo psicologo e docente di psicologia sociale Renato Toffa, in un’intervista rilasciata a ‘Vice’ “siamo spaventati non solo per il Coronavirus, ma anche perché stiamo vivendo una situazione del tutto nuova“. Come dicevamo prima, il problema non è soltanto la quarantena in sé stessa, quanto non conoscere quanto ancora durerà. “Siamo divisi tra la speranza che finisca presto e che tutto torni alla normalità e il terrore che invece non finisca mai o che niente possa più tornare come prima“.
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Secondo lo psicologo più andremo avanti in questa situazione e più la depressione, intesa sia come carenza di stimoli e visione positiva del futuro, sia come condizione patologica, potrebbe farsi strada. Tutto questo può peggiorare anche in virtù del fatto che non tutti possono fare attività motoria all’aperto. Ansia, stress, ipocondria, paranoia, stress post-traumatico, dissonanza cognitiva e disturbi di tipo ossessivo-compulsivo, sono tutti effetti negativi della quarantena. Ma c’è anche qualcuno che vive con un “ottimismo irrealistico“, pensando che la fine della pandemia corrisponda con il termine delle restrizioni.
Come cambiano i rapporti sociali con il Coronavirus

“Il senso di frustrazione è molto e questo potrebbe sfociare nel sentimento della rabbia e con comportamenti aggressivi in strada, nei supermercati, sui social o in famiglia“. Toffa dice che a livello sociale tenderemo tutti a guardarci con sospetto, evitando chi ci sta intorno: un aspetto che ci metterà del tempo per risanarsi. Una volta usciti dall’emergenza bisognerà “ricostruire il tessuto connettivo umano, psicologico e sociale di questo paese“, perché se nelle battaglie contro un nemico esterno le comunità si compattano, in questo caso l’isolamento è fondamentale.
Coronavirus, l’allarme dello psicologo: «Attenzione alle scelte autolesionistiche» https://t.co/E2YSQ2wQY2
— Domenico Gammella (@mimmogammella2) March 23, 2020