Libia, bombardato centro storico di Tripoli: arrivano i razzi di Haftar

Continuano i bombardamenti in Libia, nella capitale Tripoli. Infatti questa mattina tre razzi, lanciati dal capitano Haftar, hanno colpito il centro storico.

Libia Tripoli
I danni dei bombardamenti in terra libica (via Getty Images)

Non si ferma la guerra civile in Libia, inutile il “cessate il fuoco” accordato pochi mesi fa. Infatti il generale Khalifa Haftar è tornato a colpire, lanciando tre razzi sul Centro Storico di Tripoli. Fortunatamente dopo il lancio dei razzi non c’è stato nessun morto, ma solamente due feriti, una donna ed una bambina.

Ad informare sull’attentato, ci ha pensato il tweet del Lybia Observer che annuncia: “Sette case sono state danneggiate“. Lo stesso profilo Twitter ha poi ricordato  che il centro storico di Tripoli è ricco di monumenti risalenti all’età romana e bizantina. Inoltre questo sarebbe il primo attacco al centro storico del generale Haftar.

Libia, Tripoli colpita per la prima volta: l’offensiva di Haftar

Libia Tripoli
Immagini del bombardamento di Haftar (via Getty Images)

Così, ancora una volta, il generale libico Haftar decide di alzare il tiro, violando la tregua ed attaccando la città vecchia di Tripoli. Un vero e proprio colpo inaspettato quello del generale di Bengasi, che in precedenza non aveva mai attaccato il cuore della capitale libica.

I tre missili lanciati dalle milizie del feldmaresciallo hanno impattato contro diverse abitazioni distruggendole. Il tutto è testimoniato dalle immagini delle televisioni libiche che mostrano gran parte del cuore di Tripoli raso al suolo. Un vero e proprio colpo anche per le attrazioni turistiche presenti nella Capitale. Infatti nel centro storico c’erano molti monumenti risalenti all’età romana e bizantina. Inoltre i tre razzi sono caduti a pochisima distanza dall’ambasciata italiana.

In questi giorni la Libia, come il mondo intero, ha dovuto affrontare il problema legato alo contagio da Coronavirus. Il governo così aveva deciso di sanificare le strade e di blindare le città, nella speranza che il generale rispettasse la tregua. Così non è stato, con Haftar che è tornato a seminare il panico con un nuovo inaspettato attacco.

L.P.

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