Decreto Cura Italia: gli effetti per le aziende escluse

Coronavirus: una crisi sanitaria che porta con se un grave problema economico. Ecco le parole di chi è rimasto escluso dal decreto “Cura Italia”.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte da il via a “Cura Italia”(photo Gettyimages)

Il decreto “Cura Italia”, che ha preso vita per far fronte all’emergenza Coronavirus, non soddisfa tutte le categorie di lavoratori. C’è chi ha parlato, raccontando la sua personale esperienza, di lavoratori di Serie A e lavoratori di Serie B. L’esempio a cui facciamo riferimento è quello di Antonio Lo Coco, amministratore dell’azienda Blu Ocean, che opera a Palermo. L’azienda, come riporta BlogSicilia, fornisce pescato fresco e surgelato alla ristorazione e ha decretato un calo degli incassi del 70%. L’amministratore Lo Coco ha concesso un’intervista a BlogSicilia, nella quale ha raccontato le condizioni della società in questo periodo di crisi, facendo riferimento al decreto, da poco firmato, “Cura Italia”.

L’azienda, che conta 76 dipendenti, è stata costretta a metterne 56 in cassa integrazione. Ma, come racconta l’amministratore, la situazione in cui si trova la Blu Ocean è a dir poco assurda. Al momento nessuno ordina i loro prodotti, perché in questo periodo non c’è lavoro. Ma, paradossalmente, l’azienda deve pagare i contributi, perché la grande distribuzione non paga i fornitori senza documento di regolarità contributiva in regola. Dunque, dice Lo Coco a BlogSicilia, se viene rinviato il pagamento dei contributi, il Durc sarà negativo e gli incassi saranno bloccati. Se invece si pagano i contributi, non si ha la possibilità di pagare i dipendenti.

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Lo Coco: “Con Cura Italia, lavoratori di Serie A e di Serie B”

Giuseppe Conte
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (photo Gettyimages))

Ciò che hanno creato attraverso il decreto “Cura Italia”, sostiene l’amministratore di Blu Ocean, le cui parole sono riportate da BlogSicilia, sono “Lavoratori di Serie A e lavoratori di Serie B”. Stando alle sue parole, i dipendenti pubblici o anche chi percepisce il Reddito di Cittadinanza, può ritenersi tutelato dal decreto. Ma i lavoratori del settore privato, le aziende (come la Blu Ocean), sono del tutto abbandonate. Ciò che l’amministratore dunque chiede, è una revisione del decreto Cura Italia, dal momento che ad oggi, neanche i pagamenti di Iva e delle tasse sono stati bloccati. Se a questo va ad aggiungersi il problema del sistema Durc, la faccenda si fa ancora più delicata.

La Blu Ocean, che fattura cifre superiori ai due milioni di euro, si trova dunque in una situazione molto delicata. L’amministratore è costretto a pagare un F24 con i contributi dei dipendenti. La richiesta di Lo Coco è dunque quella di sospendere il sistema Durc e, in particolare, il pagamento posticipato degli F24, così come è stato stabilito per le aziende con meno fatturato.

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F.A.