Fra Taddeo, frate eremita che vive nell’Appennino umbro-marchigiano, ci insegna come il Coronavirus debba far riflettere il mondo

“Il Coronavirus deve far riflettere il mondo“. E’ questo il messaggio di Fra Taddeo, frate eremita che vive in solitudine nel piccolo eremo di San Fiorenzo, nelle montagne dell’Appennino umbo-marchigiano. Intervistato dall‘Ansa, il frate si definisce un “matto” nel vivere in questa maniera insolita, ma dà anche del matto a chi vive nella società contemporanea. “La gente oggi corre troppo, forse questo virus deve farci riscoprire la nostra essenza, di cosa siamo fatti e di cosa abbiamo bisogno”
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Coronavirus, gli insegnamenti di Fra Taddeo: il frate eremita racconta la sua vita

La vita da eremita di Fra Taddeo, polacco di 51 anni, è cominciata 24 anni fa e da allora la sua intera esistenza è devota alla preghiera, silenzio e penitenza. Tutte situazioni e circostanze che in tempo di Coronavirus dovrebbero essere riscoperte dall’essere umano. E’ l’ultimo degli eremiti e trascorre le sue giornate sulle vette che dominano la sottostante Preci e la Valle Castoriana (provincia di Perugia), luoghi importanti per i fedeli perché frequentati da San Francesco e San Benedetto.
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Il frate venuto dall’Est vive in uno stanzino di 8 metri quadrati, munita solamente di letto, stufa per il riscaldamento, un tavolo e una libreria. “Il Coronavirus è una prova per la nostra umanità, dovrebbe consentirci di riscoprire alcuni valori, come la solidarietà, la tranquillità. Non possiamo sempre correre a mille, arriva un certo momento in cui abbiamo bisogno di fermarci. Dobbiamo pensare ai rapporti con i nostri cari e la nostra famiglia, c’è il ‘Dio denaro’ e poi c’è Dio, quello vero“. “Io sono qui per pregare per la salvezza del mondo intero – conclude Fra Taddeo – posso solo dirvi che Dio è amore“.
Ecco il video del servizio effettuato dall’Ansa