Coronavirus, Salvini a ‘Porta a Porta’: basta perdere tempo

Coronavirus, Salvini a ‘Porta a Porta’: l’appello del leader leghista per sbloccare in fretta i fondi da destinare a chi è stato duramente colpito dall’epidemia

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Matteo Salvini critico con il governo (Getty Images)

Coronavirus, Matteo Salvini a ‘Porta a Porta’ rispomde indirettamente all’appello del Presidente Mattarella che ha parlato in serata. Il leader leghista è d’accordo sul fatto che l’Italia debba rimanere unita. Ma non ci sta al fatto che il governo continui a fare di testa sua, non pensando di consultare mai anche le opposizioni prima di prendere decisioni.

“Per questo domani – ha detto nel salotto di Bruno Vespa – porteremo al Governo le nostre proposte come forze di opposizione per fronteggiare l’emergenza”. Il punto fondamentale sul quale batte il tasto da giorni è uno solo: in una situazione delicata comre questa, l’Italia ha già perso troppo tempo.

Il nostro Paese sta aspettando una risposta dall’Europa sul mantenimento dei vincoli, sul deficit, sulla possibilità di sforare o meni il 3 per cenrto. Ma intanto la lega ha fatto anche i conti: “C’è bisogno di almeno 50 miliardi per le nostre famiglie e le nostre imprese. Dove li prendiamo? Li prendiamo in Italia, non chiediamo soldi per gli italiani ai francesi o ai tedeschi. I soldi, in Italia, adesso ci sono”.

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Salvini e il Coronavirus, c’è chi lo sfrutta per una guerra commerciale

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Matteo Salvini e Giuseppe Conte (Getty)

Salvini è tornato anche a parlare delle misure straordinarie annunciate dal governo nella serata di mercoledì 4 marzo. La chiusura delle scuole, ad esempio, è un provvedimento che lo trtova d’accordo. Ma sono stati sbagliati i tempi, perché non è possibile far sapere ai genitori che devono tenere a casa i ragazzi con così poco preavviso. Ecco perché “bisogna aiutarli subito con integrazioni di stipendio perché magari stanno a casa insieme con i figli”.

Salvini però è anche convinto che qualcuno, se non molti, stiano approfittando di queste situazioni così gravi per fregare l’Italia. “Qualcuno sta usando il virus per fare una guerra commerciale ai prodotti italiani”. E per questo domani, 6 marzo, tutti i partiti di centrodestra uniti presenteranno le loro proposte concrete al governo. In questi giorni lui ha ascoltato le esigenze di tante categorie produttive in Italia e ha le idee chiare.

Tra gli argomenti, però, c’è anche il capitolo immigrati. In Italia lui è sotto procresso per aver bloccato lo sbarco di migranti in Sicilia la scorsa estate. In questi giorni invece la polzia greca spara addosso ai profughi per difendere i confini e c’è chi applaude. Due pesi e due misure, secondo lui. Come per la decisione sul rinvio del referendum per il taglio dei parlamentari. “In fondo siamo la prima forza del Paese. Fatecelo un colpo di telefono, chiedeteci cosa ne pensiamo”, ha detto rivolto idealmente al suo grande nemico polirico, Giuseppe Conte.