Coronavirus, parroco di Lecco celebrerà messa nonostante il divieto

Coronavirus, un parroco della provincia di Lecco celebrerà la messa, disobbedendo alle disposizioni dell’Arcivescovo di Milano

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L’ostia consacrata non può trasmettere il Coronavirus (Getty)

In tempo di epidemia da Coronavirus è anche la Chiesa a risentirne. Essendo luoghi di aggregazione, gli edifici religiosi potrebbero favorire la trasmissione del virus e così molte parrocchie dei comuni delle zone del nord Italia particolarmente a rischio hanno deciso di sospendere le messe. Ma c’è un parroco che non sarebbe disposto ad accettare queste disposizioni.

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Coronavirus, parroco di Lecco celebrerà messa nonostante il divieto: è polemica

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Il parroco di Lecco non ha paura del Coronavirus (da Pixabay)

Don Ruggero Fabris, sacerdote di Airuno, provincia di Lecco, ha comunicato che non rispetterà le direttive dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, che aveva sospeso le funzioni religiose per evitare un ulteriore rischio di contagio del Coronavirus. Don Fabris ha inviato una lettera al sottosegretario dell’arcivescovo e al vicario episcopale di Lecco, dicendo che ha intenzione di continuare a celebrare una messa al giorno.

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Il 58enne prete della parrocchia dei Santi Cosma e Damiano di Aurino, dunque, disobbedirà agli ordini che arrivano dall’alto, anche se almeno l’oratorio nei prossimi giorni rimarrà chiuso. “Non ho paura del Coronavirus e nemmeno di Monsignor Delpini” ha affermato a ‘Il Giorno‘. “Senza l’Eucarestia non abbiamo più speranza. Nemmeno San Carlo Borromeo durante la peste e il cardinale Ildefonso Schuster durante la Seconda Guerra mondiale hanno interrotto le messe. Invece di invitare i fedeli a pregare e a farsi coraggio vogliono arrendersi”. Insomma, il sacerdote non vuole arrendersi all’epidemia che sta mettendo in ginocchio l’Italia settentrionale.