Coronavirus, i diritti dei consumatori in caso di annullamenti: la nota dell’ADUC

Ecco i diritti dei consumatori in occasione del diffondersi del coronavirus: la nota dell’ADUC in merito

Coronavirus studi vaccino
Coronavirus (Websource)

Migliaia, anzi milioni, di consumatori con il diffondersi del coronavirus si stanno facendo molte domande sui loro diritti in merito alle spese treni, aerei, hotel, eccetera relative a viaggi di piacere, concorsi pubblici, partite di calcio, manifestazioni, feste ed altri eventi Ma non solo. L’ADUC in merito si è espressa con una nota ufficiale.

Coronavirus, la nota dell’ADUC per i consumatori

La nota ufficiale dell’ADUC:

A – Se a decidere l’annullamento è una qualche autorità (voli bloccati per la Cina, partite di qualche sport, gite scolastiche, manifestazioni a pagamento, etc), chi ha raccolto la prenotazione non può pretendere il pagamento di nulla. Chi ha già avuto il pagamento deve integralmente rimborsare quanto già versato dal consumatore, indipendentemente dalle regole e dalle leggi di disdetta che il singolo servizio prevedeva.

B – Se a decidere l’annullamento è la precauzione del singolo organizzatore (del viaggio, del trasporto, dell’evento), ognuno si paga le proprie precauzioni. Quindi l’organizzatore deve rimborsare il dovuto completamente, e non si stupisca se da parte del consumatore che avrebbe dovuto fruire di quel servizio gli possano anche essere chiesti i danni. Anche qui, indipendentemente dalle regole e dalle leggi di disdetta che il singolo servizio prevedeva.

C – Se è il consumatore a decidere di non partecipare ad un evento o non fare un viaggio o non prendere un mezzo di trasporto (tutte situazioni in cui il servizio comunque viene erogato), lo stesso consumatore si paga la propria precauzione non percependo rimborsi se non rispetto alle regole del singolo servizio: biglietti di trasporto, quote di viaggi organizzarti, camere di albergo, biglietti di eventi, etc.. Vi è una sola possibile eccezione: chi ha acquistato un pacchetto turistico o “tutto incluso”, qualora la destinazione sia in zona oggettivamente a rischio, potrà pretendere la risoluzione del contratto e il rimborso del prezzo pagato per impossibilità di fruire dello scopo del viaggio (relax, piacere, ecc.).

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