Coronavirus, l’allarmante testimonianza di un infermiere direttamente dal Codogno di Milano. “Tutto ciò che dicono non è vero, non c’è niente sotto controllo”, riferisce l’operatore sanitario.
Ospedale Codogno di MilanoCoronavirus, c’è il caos totale all’ospedale Codogno di Milano. A riferirlo è uno stesso infermiere dall’interno della struttura sanitaria. “Tutto ciò che dicono non è vero, non c’è niente sotto controllo”, dice a sorpresa l’operatore sanitario ai microfoni dell’ANSA.
Coronavirus, la testimonianza di un infermiere
L’inquietante racconto poi prosegue così: “E’ il panico assoluto, l’ospedale è chiuso al pubblico e i parenti dei degenti continuano a chiamare preoccupatissimi per i loro familiari ricoverati, che oggi sono stati sottoposti al tampone”. Infine la chiusura: “La mia impressione è che prima hanno lasciato scappare i buoi e poi hanno chiuso la stalla”.
Al momento sono ufficialmente 152 i casi nel nostro territorio nazionale. 110 in Lombardia, 21 in Veneto, 9 in Emilia-Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Trentino Alto-Adige, 2 nel Lazio a cui si aggiunge il paziente guarito più i tre purtroppo deceduti. L’ultimo in tal senso è una 68enne di Crema ricoverata in oncologia con una situazione già parecchio compromessa.
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Con il numero raggiunto, l’Italia sale sul podio globale tra i paesi con più contagi al mondo. Adesso è precisamente terzo, scalzando il Giappone con 135 episodi, dietro alla Corea del Sud a quota 602 e la Cina con addirittura 77 mila casi.
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