Alessandria, bimbo disabile maltrattato dalla maestra: scatta la punizione

Alessandria, bimbo disabile maltrattato continuamente da una delle sue maestre. Le accuse sono pesanti e arrivano le prime decisioni.

Taranto femminicidio
Alessandria, la Mobile ha fatto chiarezza sui maltrattamenti (Websource)

Alessandria, bimbo disabile maltrattato in una scuola della provincia da una delle sue insegnanti. Le immagini e le testimonianze sembrano parlare chiaro e inchiodare una 27enne che abita in provincia e si sarebbe accanita sul bambino. L’involontario protagonista di questa vicenda di cronaca invece ha solo 8 anni, soffre di autismo e ha alcuni problemi di deambulazione.

Proprio per questo, facendo sempre attenzione però a non farsi notare, la giovane insegnante si sarebbe accanita su di lui. Ne sono convinti gli inquirenti ma anche la Procura di Alessandria che l’ha indagata a piede libero. Ma la donna è stata anche sospesa per sei mesi dal servizio.

Le indagini della Mobile di Alessandria sono partite in seguito alla segnalazione da parte dei genitori del bambino, lo scorso anno. Prima erano andati a lamentarsi con il dirigente della scuola primaria di Molare (in provincia di Alessandria) e in segito anche  all’ufficio scolastico provinciale. Volevano denunciare le angherie subite dal figlio, che pareva sempre più isolato rispetto agli altri compagni anche in mensa.

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Alessandria, almeno otto gli episodi contestati. La maestra si è difesa così

Insegnante Alessandria
Duro provvedimento contro l’insegnante (Websource)

La denuncia ha fatto scattare i controlli e, come spesso succede nei casi di presunti maltrattamenti a scuola, sono arrivate anche le telecamere nascoste. Avrebbero documentato con chiarezza spintoni, trascinamenti per terra ma anche calci nelle gambe e pestoni sui piedi del bimbo. In più ogni volta che lui cercava di un gesto d’affetto, come un semplice abbraccio, era allontanato in malo modo.

Diverse intercettazioni ambientali e con le immagini documenterebbero il reale isolamento del bambino. Quando gli altri erano in palestra, lui rimaneva da solo con un tablet in mano mentre la sua maestra parlava al cellulare. In tutto, ci sarebbero almeno otto episodi documentati e finiti sul tavolo della Procura di Alessandria.

La maestra è guà stata ascoltata e avrebbe cercato di giustificarsi dicendo ad esempio che fosse proprio il bambino a chiedere di essere trascinato per terra. Alcune colleghe l’avrebbero anche rimproverata per l’utilizzo giudicato eccessivo del tablet che teneva occupato il bambino.

Dopo la sospensione, la maestra tramite il suo avvocato ha presentato ricorso al Tribunale del riesame contro il provvedimento di sospensione. Ma la sua richiesta è stata respinta e due giorni fa le è stata anche notificata l’ordinanza che conferma l’interdizione dalle funzioni di insegnamento per sei mesi.