Caso Cucchi, ecco quanto scritto dai giudici della corte d’Assise di Roma nelle motivazioni della sentenza su questo caso.
Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre 2009 a causa di una “lesione in S4 tale da determinare un’aritmia letale”. A scriverlo sono i Giudici della corte d’Assise di Roma nelle motivazioni della sentenza relativa a questo caso. Il ragazzo romano, dunque, non avrebbe perso la vita a causa della “Sudep, mera ipotesi non suffragata, anzi smentita, da alcuna evidenza clinica”. Ricordiamo che, lo scorso 14 novembre, sono stati condannati i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro a 12 anni con l’accusa di omicidio preterintezione e il maresciallo Roberto Mandolini e Francesco Tedesco per falso.
LEGGI ANCHE >>> Carmagnola, 3 sorelle si suicidano insieme: il motivo è scioccante
Caso Cucchi, morte causata da lesione
A causare la morte di Stefano Cucchi, dunque, sarebbe stata una “una concatenazione polifattoriale in cui essenziale, se non unico, è risultato un riflesso vagale connesso alla vescica neurogenica originata dalla lesione in S4 tale da determinare un’aritmia letale”. Smentita, quindi, definitivamente l’ipotesi dell’epilessia, di cui si era parlato a lungo negli scorsi mesi.
