Continua a far parlare il Caso Gregoretti. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, Salvini sarebbe innocente, e la colpa adesso cade su Toninelli e Trenta.

Non si fermano le polemiche sulla Gregoretti, la nave militare con a bordo ben 116 clandestini imbarcati il 16 luglio del 2019. Il caso doveva essere chiuso, ed invece nelle ultime ore si torna a parlare di quanto successo in questa estate.
Secondo PD e Movimento 5 Stelle, Matteo Salvini non aveva nessun documento approvato da Giusseppe Conte e Luigi Di Maio, per trattenere i clandestini a bordo della Gregoretti.
Eppure, come riportato da un noto giornale italiano, la stessa imbarcazione sarebbe di tipo militare. Infatti, al momento dell’invito a recuperare i clandestini in mare, fu il Comando Generale delle Capitanerie di Porto a dargli gli ordini. Al suo vertice c’è l’Ammiraglio Giovanni Pettorino, che riceve a sua volta ordini dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Lo scorso luglio a ricoprire quest’ultima carica c’era Danilo Toninelli del Movimento pentastellato. Se l’allora ministro avesse ordinato di ormeggiare alla banchina d’un porto militare e sbarcarvi i clandestini, sia il Viminale che Matteo Salvini, non avrebbero potuto ostacolarlo.
Caso Gregoretti, la colpa ricade su Toninelli e Trenta

Così dopo il grande polverone alzatosi durante l’estate, sarebbe stato sufficente solamente che uno tra Giuseppe Conte, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, avesse disposto l’apertura di un porto militare, per rendere vana la decisione di Salvini di far aspettare i clandestini sull’imbarcazione.
Inoltre come affermano PD e MoVimento 5 Stelle, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avrebbe potuto prendere la decisione di far sbarcare i clandestini. Così con solamente l’apertura di un porto militare, si sarebbe potuto evitare il polverone mediatico scatenato dalla decisione del leader della Lega.
Chissà che il Governo italiano, visti gli errori fatti negli ultimi anni, riesca finalmente ad imparare, evitando di inciampare sempre sui soliti cavilli burocratici.
L.P.
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