Mega retata a Caserta contro i furbetti del Reddito di Cittadinaza. Sono numerosi gli arresti della Guardia di Finanza, ecco tutti i numeri
Una vera e propria retata quella della Guardia di Finanza nei confronti dei cosiddetti “furbetti del Reddito di cittadinanza“. Quasi un centinaio di casi scoperti tra: pizzaioli, camerieri, baristi, cassieri, addetti ad autolavaggi, operai tessili e calzaturieri. Tra questi scoperti anche una coppia di commercianti che vendeva capi d’abbiagliamento, ma con la partita IVA chiusa.
Nell’elenco delle Fiamme Gialle ci sono ben 80 nomi, scoperti solamente nell’ultimo mese. Insomma una bella scorpacciata di furbetti per chiudere in bellezza l’anno.
Di questi 80 furbetti, ben 64 sono stati denunciati alla magistratura. I restanti 16, invece, sono stati segnalati all’Inps per revocare il contributo percepito.
Caserta, sale il numero dei “furbetti del Reddito”

Dopo i controlli della Guardia di Finanza, sono ben 255 i nuclei familiari colpiti dalla revoca del Reddito di Cittadinanza. Il sussidio concesso a persone che non avevano il diritto di riceverlo, ha provocato un danno di circa 200.000 euro.
Inoltre le verifiche delle Fiamme Gialle, hanno portato alla scoperta di 25 venditori abusivi. La loro attività era varia, dalla vendita di sigarette di contrabbando, alla vendita di abiti contraffatti e supporti magnetici in violazione ai diritti d’autore.
Colpiti anche i diversi autisti in nero, i cosidetti Uber, e coloro che affittavano appartamenti sempre “in nero” o che avevano omesso di segnalare nella richiesta di contributo la proprietà di alcuni beni immobili.
Con una nota la Guardia di Finanza ha informato: “La provincia di Caserta spicca a livello nazionale per numero di domande accolte rispetto al numero di residenti“.
L.P.
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