Luca Olivieri, l’assurda storia di un poliziotto assolto a cui lo Stato richiede i soldi

Luca Olivieri, l’assurda storia di un poliziotto assolto a cui lo Stato richiede i soldi: incredibile quanto accaduto a questo vice ispettore di polizia.

Luca Olivieri poliziotto
(da Pixabay)

Si chiama Luca Olivieri, di professione fa il vice ispettore di polizia e la sua è una storia davvero surreale. A raccontarla è in esclusiva l’edizione online de ‘Il Giornale’, secondo cui tutto avrebbe avuto inizio a Napoli nell’estate del 2001. Il 12 agosto, Olivieri e due suoi colleghi bloccano la corsa di un’auto che viaggia indisturbata sulla corsia preferenziale e contestano al conducente alcune violazioni del codice stradale. Il proprietario dell’auto, però, querela i tre militari che – secondo la sua versione – lo avrebbero insultato con espressioni sconvenienti e ingiuriose. Da quel momento, inizia una storia interminabile. Olivieri e i due colleghi vengono, così, rinviati a giudizio perché accusati di abuso di potere. Dopo sette anni, precisamente nel 2008, il Giudice decide di assolvere i tre poliziotti perché “il fatto non sussiste” e perché le dichiarazioni del conducente dell’auto sarebbero da considerarsi “equivoche e mosse dallo specifico e ben determinato interesse di evitare il pagamento delle sanzioni amministrative”.

LEGGI ANCHE >>> Usa, sparatoria in ufficio comunale: due i morti e due feriti

Luca Olivieri, ecco la sua incredibile storia

Luca Olivieri poliziotto
(da Pixabay)

Inizia, però, il processo e Luca Olivieri non può affrontare tutte le spese legali. Ottiene, così, dal Ministero dell’Interno un anticipo di 2 mila e 500 euro, pochissimo rispetto ai quasi 200 mila euro di parcella degli avvocati che lo difendono. Tutti i dipendenti delle forze di polizia, però, hanno diritto al rimborso delle spese legali e lo stesso Olivieri crede di essere al riparo da spiacevoli sorprese, ma ecco il nuovo colpo di svena. L’Avvocatura dello Stato, infatti, decide che  le motivazioni della sentenza non escludono la responsabilità dell’imputato e, dunque, l’ispettore di polizia è potenzialmente ‘colpevole’. A questo punto, inizia una nuova battaglia da parte del protagonista di questa storia assurda, questa volta contro il Viminale e il Ministero chiede addirittura la restituzione dei 2 mila e 500 euro anticipati all’inizio. Il lieto fine, però, è dietro l’angolo e arriva puntuale qualche mese fa quando i giudici danno ragione a Luca Olivieri e condannano il ministero al pagamento delle spese dei due gradi di giudizio e alla liquidazione delle parcelle degli avvocati. L’ispettore di polizia, tra le altre cose, ha diritto al rimborso, ma la sua incredibile battaglia è durata la bellezza di 18 anni.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Venezuela, un aereo sparisce dai radar poi si schianta: 9 morti