Sfratto per finta locazione: cosa è e come si svolge il procedimento

Sfratto per finta locazione, tutto quello che c’è da sapere sulla procedura come stabilito dal codice di procedura civile. 

Sfratto per finta locazione

Lo sfratto per finta locazione consiste in un procedimento per liberare l’immobile dall’inquilino, che, scaduto il contratto, non intende rilasciarlo. La procedura è disciplinata dal codice di procedura civile, più precisamente, dagli articoli 657 e seguenti.

Per spiegare con maggiore dettagli in che cosa consiste, va precisato, anzitutto, che la finta locazione è una delle due fattispecie dello sfratto prese in considerazione dal nostro ordinamento insieme a quella per morosità.

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Sfratto finta locazione, il procedimento

La procedura di sfratto per finta locazione inizia dopo la scadenza del contratto di locazione con il proprietario/locatorio che intima al locatore di liberare l’immobile. Per ottenere la convalida dell’intimazione si procede alla citazione del locatore davanti a un giudice entro un periodo stimato di non meno di venti giorni dall’avvenuta notifica a quest’ultimo dell’atto di citazione stesso.

Se all’udienza fissata, il locatore non si presenta o non si oppone, il giudice rende lo sfratto esecutivo con effetto a trenta giorni, a meno che l’intimato non si sia presentato per mancata conoscenza della convocazione o causa di forza maggiore opportunamente documentata.

Se il convenuto, invece, si presenta in udienza può presentare opposizione all’intimazione di sfratto. Quest’ultima, se accettata dal giudice per la sussistenza di motivi validi, può aprire un un ordinario procedimento di cognizione. Se l’opposizione del locatore, invece, viene rigettata, il giudice emette ordinanza di sfratto immediatamente esecutiva con il possibile ulteriore aggravio di citazioni per danni o spese.

L’intimazione di licenza

L’articolo 657 oltreché la finta locazione disciplina anche l’intimazione di licenza. Quest’ultima si riferisce essenzialmente a un’intimazione di sfratto già prima della scadenza del contratto di locazione, in modo che  lo stesso non si rinnovi.

Anche in questo caso, il locatore va citato davanti a un giudice e il conseguente procedimento si evolverà in maniera simile a quello relativo alla finta locazione.

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