Giove continua a riservare grosse sorprese, svelate dalla sonda Juno che continua ad inviare immagini interessanti. Ma le ultime sono spettacolari.

Giove offre uno spettacolo incredibile, anche se dalla terra non riusciamo a vederlo. A darci una mano però sono le spettacolari immagibni scattare dalla sonda Juno che negli ultimi gironi ha svelato un panora, ma finora mai visto.
Una serie di giganteschi cicloni infatti si sono formati nella zona attorno al Polo Sud di Giove. Sette in tutto, sufficientememnte vicini tra loro da formarte un sistema. Pensate che non sia abbastanza? Vi basti sapere che ognuno di questi cicloni è grande come la siperficie degli Stati Uniti e messi uno accanto all’altro hanno l’aspetto di un esagono di velluto rosso e giallo.
La loro visione ha un effetto quasi ipnotico, come mostrano le immagini scattate dalla missione Juno della Nasa. Tutto è stato reso possibile grazie allo strumento Jiram (sigla che sta per Jovian InfraRed Auroral Mapper). La soddisfazione per noi è doppia, perché si tratta di strumenti nati in Italia. Sono realizzati da Leonardo con il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana e in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
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Giove e i suoi cicloni, non li avevamo mai visti così bene
Che Giove fosse un pianeta in continua evoluzione era già noto. Così come la grande macchia rossa che lo caratterizza ed è un prodotto della sua tempesta più famosa. In realtà però da quando la sonda Juno è arrivata nell’orbita del pianeta, nel 2016, ha fatto scoperte nuove.
Al Polo Nord di Giove infatti erano attive nove tempeste, una centrale molto grande e le altre disposte attorno. Al Polo Sud altre sei, cinque delle quali erano disposte in un pentagono quasi perfetto attorno a ud un nucleo centrale. Adesso gli scienziati sanno anche che questi cicloni sono duraturi. E soprattutto che al Polo Sud è nato un nuovo ciclone che ha trasformato la forma in un esagono.
La sonda si è spinta fino alla distanza di 3.500 chilometri dal pianeta, osservando molto da vicino, per quanto possa sembrare strano, questi fenomeni. Ma certamente la Nasa non si fermerà qui perché studiare questi fenomeni aiuterà a capire di più come funzionano le atmosfere di questi giganti gassosi.
Jupiter’s south pole has a new cyclone. 🌪️ The discovery of the massive tempest occurred during the most recent data-gathering flyby of Jupiter by our @NASAJuno spacecraft, soaring only 2,175 miles (3,500 kilometers) above its cloud tops. https://t.co/d9OPLdZoRN pic.twitter.com/6YiqjcTlAY
— NASA (@NASA) 12 dicembre 2019