La Crisi della Banca Popolare di Bari tiene banco, parla il premier Conte: ecco la decisione del governo

La pesante crisi finanziaria che ha colpito la Banca Popolare di Bari, continua a tenere banco nei discorsi della politica italiana. Il commissariamento dell’istituto di credito, deciso dalla Banca d’Italia, a seguito delle perdite da circa 1 miliardo di euro, sono state solo la prima mossa di una partita a scacchi per evitare il peggio.
Il governo si è riunito ieri sera per un consiglio dei ministri straordinario, cercando le giuste misure da adottare. La situazione ha colto un po’ tutti di sorpresa a Palazzo Chigi, visto che non meno di 48 ore fa, si assicurava che nessuna banca del nostro paese in questo momento aveva bisogno di interventi per essere salvata. Poi il meeting d’urgenza, dal quale però non sono uscite decisioni concrete, viste alcune spaccature all’interno della maggioranza. Italia Viva, nuovo movimento politico facente capo a Matteo Renzi, ha deciso addirittura di boicottare la riunione, in pesante contrasto con l’esecutivo.
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Crisi Banca Popolare di Bari, le parole del Premier Conte

Nella giornata di oggi, il premier Giuseppe Conte è tornato a parlare della situazione critica della Banca Popolare di Bari. Oltre ad essere particolarmente vicino alla vicenda per origini territoriali, il primo ministro ha voluto sottolineare come l’interesse del governo sia in questo momento quello di tutelare esclusivamente i risparmiatori e non i privati. Evitare che si possa arrivare ad una conclusione simile a quella di Banca Etruria, è il primo obiettivo che Conte si è posto.
Il premier ha voluto rassicurare tutti: “Posso dire ai risparmiatori di stare assolutamente tranquilli. Siamo tutti responsabili di quello che sta succedendo e conseguiremo l’obiettivo in massima sicurezza“.
Poi a proposito delle polemiche con Renzi aggiunge: “Non c’è alcuna tensione. Abbiamo chiarito, con Marattin ci siamo anche sentiti al telefono, gli obiettivi sono condivisi da tutti“.
Per quanto riguarda le prossime mosse, Conte dice: “Sarà convocato un altro consiglio dei ministri a breve. Ieri abbiamo fissato gli obiettivi da conseguire in tempi rapidi, secondo un disegno politico coerente che avevamo già impostato per larghi tratti, senza procedere per improvvisazioni, come qualcuno crede“.
Intanto tutte le persone coinvolte nel crack bancario più pesante del Sud Italia, restano in attesa di risposte sicure che facciano seguito alle buone intenzioni.
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