Premier League, verso della scimmia nel derby: un tifoso del Manchester City ha pesantemente insultato Fred nel derny contro il Manchester United ma la pagherà cara.

Premier League, verso della scimmia nel derby: oltre a perdere contro i rivali dello United, il Manchester City ha rischiato dui perdere anche la faccia. Colpa di un tifoso, o presunto tale, che nel corso della partita è stato protagonista di un gesto tanto vile quanto demenziale.
Mentre Fred, uno dei giocatori in maglia United, si avvicinava alla linea latarale, ha mimato in maniera plateale il gesto della scimmia. Pensava di non essere cvosto da nessuno e invece quelle immagini amatoriali hanno fatto il giro del mondo. Il resto lo hanno fatto le telecamere di sicurezza del’Etihad Stadium grazie alle quali è stato oindivoduato con certezza.
Così il colpevole, subito fermato dalle forze dell’ordine, dovrà rispondere penalmente del suo gesto. Ma intanto il club ha deciso di passare alle vie di fatto dando una risposta chiara e inequivocabile. Ha deciso di allontanarlo immediatamente dallo stadio con un Daspo a vita.
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Premier Legue, linea dura contro i razzisti: lo conferma anche il City
Tifoso del Man City ieri fa il gesto della scimmia per schernire Fred. Il City ha già annunciato di aver avviato un’indagine per identificarlo e bannarlo a vita dallo stadio, mentre la compagnia per la quale lavora lo licenzierà (come da comunicato). pic.twitter.com/Q6KeQQyDBI
— Il Calcio Inglese (@BritishFootball) 8 dicembre 2019
Il colpevole del grave gesti di razzismo contro un giocatore del Manchester United è Anthony Burke, un ex militare di 41 anni. Lo hanno individuato grazie ad alcune immagini postate sui social ed è stato arrestato dalla polizia di Manchester. Dopo l’arresto è arrivata anche una nota ufficiale nella quale si informava che l’uomo si era reso protagonista di insulti razzisti. E che era stato fermato con l’accusa di comportamenti contrari all’ordine pubblico aggravati dalla matrice razzista.
L’uomo sarà interrogato ma nel frattempo ègià scattata la soispensione a vita dallo stadio. E rischia anche grosso nella sua vita privata perché la società di ingegneria per la quale lavora potrebbe licenziarlo. Il club intanto ha spiegato così il suo provvedimento: “Il City applica una politica di tolleranza zero in materia di discriminazione di qualsiasi tipo e chiunque venga ritenuto colpevole di abusi razziali sarà bandito dal club a vita”.